figlio unico, politica del
fìglio ùnico, polìtica del. – Progetto di controllo e pianificazione delle nascite, con l’obiettivo di contenere drasticamente la crescita della popolazione, varato alla fine degli anni Settanta del 20° sec. in Cina, sotto la direzione di Deng Xiaoping. I provvedimenti adottati, e convertiti in legge nel settembre del 2002, proibiscono alla coppie di avere più di un figlio, con l’eccezione delle famiglie contadine, che possono averne due soltanto, nel caso il primo sia una femmina, e di alcune minoranze etniche. Sono le autorità centrali a determinare la quota annua di nascite da assegnare agli uffici locali di competenza e spetta a questi ultimi far rispettare le direttive emanate dall’alto attraverso un sistema di sanzionamento pecuniario e discriminazione per le coppie che violano il divieto. La politica del figlio unico ha generato eccessi, abusi e violenze: le denunce di dissidenti e organizzazioni umanitarie internazionali parlano di sterilizzazioni forzate, aborti imposti dalle autorità anche negli ultimi mesi di gravidanza, rapimenti e omicidi di bambini nati fuori quota. Si stima che l’obbligo ad avere un solo figlio, recepito con più facilità nelle città che in campagna, abbia evitato la nascita di circa 400 milioni di bambini frenando la crescita esplosiva della popolazione cinese e garantendo un maggiore benessere per le famiglie e meno spese per lo Stato. Le prime vittime di questa pianificazione familiare sono state le donne: la preferenza verso il figlio maschio ha aperto la strada alla pratica, ufficialmente bandita, dell’aborto selettivo, o in alternativa alla scelta terribile di abbandonare le neonate nella speranza di concepire in seguito un figlio maschio, considerato economicamente più produttivo e un maggiore aiuto per le famiglie. La legge emanata nel 2002 ha introdotto alcuni correttivi e deroghe al divieto di avere un secondo figlio, per es. nel caso di morte in tenera età del primogenito o nel caso di sue gravi malformazioni, ribadendo anche il divieto a ricorrere all’aborto selettivo. Ma a un decennio dall’approvazione della legge le conseguenze della politica del figlio unico destano sempre più serie preoccupazioni, alimentando un cauto dibattito anche all’interno della Cina: l’invecchiamento crescente della popolazione, per es., è un fenomeno destinato ad avere un costo sociale ed economico elevatissimo per un Paese che sta investendo tutte le sue forze umane nella crescita e nella modernizzazione e non meno allarmante appare lo squilibrio demografico tra i sessi, che si ripercuote necessariamente sulle politiche matrimoniali con il rischio di generare episodi di disordine sociale.