FIHRIST
. Parola persiana, che vale "indice", passata nell'uso comune dell'arabo con lo stesso significato. Porta il titolo di al-Fihrist ("il Catalogo") un'opera araba di grandissima importanza, nella quale l'autore Muḥammed Ibn Abī Ya‛qūb an-Nadīm al-Warrāq (morto verso il 1000 d. C.) dà ragguaglio di tutte le opere arabe venute a sua conoscenza, forse nel commercio di libraio, da lui quasi certamente esercitato, come lo fu senza dubbio da suo padre, che porta il soprannome di al-Warrāq, "il libraio".
Le indicazioni bibliografiche sono dall'autore ripartite nelle singole branche dello scibile musulmano (costituito da sei scienze islamiche - Corano, grammatica, storia e belle lettere, poesia, dogmatica, diritto - e quattro straniere - filosofia e "scienze antiche", leggende e magica, sette e credenze, alchimia) e sono accompagnate da introduzioni e notizie che rendono al-Fihrist, piuttosto che un arido catalogo, una storia culturale letteraria di singolare importanza. Il libro fu scritto nel 377 èg. (987-988 d. C.); l'edizione preparatane da G. Flügel uscì a Lipsia postuma nel 1871 a cura di E. Rödiger e A. Müller. È in preparazione un'altra edizione, in seguito alla scoperta di un ms. più completo. Altra opera importante che porta il nome di al-Fihrist è quella del teologo sciita at-Tūsī (morto nel 459 èg.; 1067 d. C.) nel quale egli dà l'elenco di opere sciite (v. sciiti). È stata pubblicata a Calcutta nel 1853-1855.
Bibl.: J. Fück, Eine arabische Literaturgesch. aus dem 10. Jahrh. n. Chr., in Zeitschr. der deutschen morgenländ. Gesellsch., n. s., IX (1930).