filare
Vale " unire le fibre ", " ridurre in filo ", in Pg XXI 25 lei che dì e notte fila, dove si riferisce all'opera della parca Lachesi, che fila lo stame della vita degli uomini. Eguale accezione ha in Cv IV V 9 volete sapere, filando e zappando, ciò che Iddio, dove serve a indicare attività manuali che sono la negazione di ogni travaglio meditativo.
Ha valore figurato di " ordinare ", " predisporre ", in Pg VI 144 a mezzo novembre / non giugne quel che tu d'ottobre fili; nella denunzia dell'inadeguatezza dei provedimenti cui attendono i reggitori di Firenze, l'immagine del f. pare secondare l'ambiguità di sottili (v. 142), specie nella direzione della fragilità.