FILETERO (Φιλέταιρος, Philetērus)
Fondatore della dinastia degli Attalidi (v.). Nato in Tio, nel Ponto, verso il 340 a. C., da un Attalo e da una Boa, di famiglia paflagonica, fu al seguito di Docimo, luogotenente di Perdicca e di Antigono, e poi di Lisimaco. Quando nel 283 a. C. scoppiarono le ostilità tra Lisimaco e Seleuco re di Siria, F. passò dalla parte di quest'ultimo, che lo compensò lasciandogli il possesso del tesoro di Pergamo, già affidato alla sua custodia da Lisimaco, e accordando al suo principato una semi-indipendenza. Succeduto a Seleuco Antioco I, F. mantenne con questo ultimo ottimi rapporti, e anziché pensare a ingrandimenti territoriali, adoprò i suoi mezzi finanziarî per ingraziarsi le città greche: aiutò Cizico nella difesa del suo territorio dai Galati, donò a Pitane una grossa somma di denaro, fece una cospicua fondazione in Delo, e regalò terre al sacro recinto delle Muse Eliconie in Tespie. Morì nel 263-262 a. C. dopo avere in tal modo gettate così le basi della futura grandezza della sua dinastia.
Bibl.: B. Niese, Geschichte der griechischen und makedonischen Staaten, II, Gotha 1899; G. Cardinali, Il Regno di Pergamo, Roma 1906, p. 4 segg.; J. Beloch, Griechische Geschichte, IV, i, Berlino 1925, pp. 243 e 592 seg.; IV, ii, 1927, pp. 33, 100, 200.