filiera
Sequenza delle lavorazioni, effettuate in successione, al fine di trasformare le materie prime in un prodotto finito (ingl. supply chain). Solitamente, nelle singole fasi operano varie imprese che, a causa della globalizzazione dell’economia, possono essere situate in Paesi e continenti diversi. Una f. si riferisce normalmente a uno specifico prodotto, ossia al sistema delle attività economiche legate tra loro lungo tutte le fasi di trasformazione, realizzazione e distribuzione di un particolare bene.
Il concetto di f. è nato in Francia negli anni 1960 a opera di un gruppo di studiosi di economia industriale, per analizzare le relazioni di scambio che si realizzano tra branche o settori industriali. L’approccio utilizzato è quello delle tavole intersettoriali e ha l’obiettivo di evidenziare i fenomeni di gerarchia diretta e, in un secondo momento, di interdipendenza tra le attività industriali. Solo a partire dalla metà degli anni 1970 lo studio della f. si è svincolato dalla matrice macroeconomica dalla quale era sorto per essere applicato in diversi contesti disciplinari.
Ai fini dell’analisi strategica la f. può essere definita come l’insieme degli attori (delle loro caratteristiche e delle loro strategie) che intervengono nel ciclo di trasformazione fisico-tecnica ed economica di un bene, giocando un ruolo nel processo di formazione del valore. Le interdipendenze tra i vari attori possono assumere intensità e direzioni diverse e possono dare vita a situazioni di complementarità, opposizione, subordinazione o dominanza. Assumere la f. come ambito di osservazione permette di avere un quadro più ampio delle ragioni che portano le imprese ad adottare strategie come l’integrazione verticale (estendere il proprio dominio su più fasi produttive) o la collaborazione inter-organizzativa (sviluppare rapporti di partnership con fornitori e clienti). Adottare la f. come unità di indagine permette di evitare alcuni dei limiti degli strumenti tradizionali di analisi economica e strategica. Innanzitutto, esaltando le interrelazioni che esistono tra imprese, ma anche tra mercati e tecnologie, si supera l’approccio atomistico che assume le decisioni della singola impresa come indipendenti dai comportamenti di imprese che operano a monte (fornitori) o a valle (clienti). In secondo luogo, la f. permette di dare conto della complessità in cui si sviluppano le attività economiche, evidenziando l’accentuata articolazione degli attori e dei mercati che intervengono nelle varie fasi di trasformazione e distribuzione di un bene. Infine, prendere in considerazione l’intera f. permette di fare emergere i rapporti di interdipendenza tra i vari attori economici, anche in termini di gerarchia, di dominanza e di tendenza all’egemonia, e consente di valutare il ruolo di ogni attore nei confronti dell’altro, evidenziandone la tipologia delle relazioni.