AGAZZARI, Filippo
Originale scrittore senese, rampollo di nobile stirpe, nacque, probabilmente, nel 1339. Entrò fra gli agostiniani nel 1353. Dopo un primo periodo di dissipazione, si diede a vita penitente, condotta quasi ininterrottamente nell'eremo di Lecceto presso Siena, ove fu più volte priore e s'adoperò a stabilire la più rigida osservanza. Morì nel 1422, in opinione di santità, sì che comunemente fu chiamato Beato. L'Agazzari scrisse moltissimo, ma le sue opere sono quasi del tutto perdute. A onorarne il nome rimangono gli Assempri (editi da F. C. Carpellini, Siena 1864, e da Piero Misciatelli, Siena 1922). Sono un gioiello di lingua schietta, limpida, semplice, e una viva pittura della Siena del sec. XIV, nelle sue credenze, superstizioni, costumi, virtù, vizî; tracciati in episodî della vita quotidiana, fatti intravedere in portentosi eventi, scolpiti in ammonimenti ora terrificanti, ora molcenti. È un testo di lingua pura ed espressiva, che piace talvolta anche più per la libertà di stile e gli svolgimenti grammaticali caratteristici e inusitati.
Bibl.: S. Morpurgo, in Rivista critica della letteratura ital., VI (1890), p. 42; A. Masseron, Les Exemples d'un Ermite Siennois, Parigi 1904; A. Marenduzzo, Gli Assempri di fra Filippo da Siena, Siena 1899; W. Heywood, The Exemples of Fra Filippo: a Study of mediaeval Siena, Siena 1901; Perini, Augustiniani Scriptores, Roma 1911, p. 28; P. Misciatelli, Mistici Senesi, Siena 1913, pp. 67-94.