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AGRESTI, Filippo

di Giuseppe Paladino - Enciclopedia Italiana (1929)
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AGRESTI, Filippo

Giuseppe Paladino

Patriota, nato a Napoli il 24 marzo 1797 da Gesualdo e da Teresa della Calcia. Appartenne all'esercito napoletano come ufficiale di fanteria, e in tale qualità partecipò alle campagne del 1814 e '15. Entrato nella Carboneria, prese parte ai moti del '20 e del '21, si trovò al combattimento di Rieti. Dopo la restaurazione fu sottoposto alla Giunta di scrutinio ed esonerato dal servizio attivo. Nel 1830, insieme con altri patrioti, organizzò un tentativo rivoluzionario, che ebbe un principio di esecuzione soltanto nell'estate del 1832. La sera del 21 agosto di quell'anno, l'A., insieme col capitano Domenico Morici, si recò presso i Porcaro di Ariano con l'intento di muovere insieme verso l'Adriatico, dove era atteso l'arrivo dei Francesi da Ancona; contemporaneamente, Angelo Peluso tentava di fare insorgere i contadini presso Nola. Ma il movimento fallì, e l'A. si sottrasse alla cattura, che sarebbe stata inevitabile, fuggendo in barca a Marsiglia. Visse a lungo in Francia, tra Marsiglia, Tolosa e Lione, dove sposò Alina Perret: fu pure in Inghilterra e a Malta. Durante l'esilio, s'iscrisse alla massoneria. Nel 1848 tornò a Napoli e fece parte della Guardia Nazionale. Allorché nel giugno di quell'anno fu istituita la sètta dell'"Unità italiana", l'A. vi aderì subito e presiedette al circolo generale di Napoli. Uniformandosi alle prescrizioni dello statuto che regolava l'associazione, egli tentò di guadagnare alcuni militari alla causa della rivoluzione, ma, tradito, fu arrestato il 17 marzo 1849. Per tale tentativo, e come capo della sètta, l'A. fu condannato a morte "sulla forca col terzo grado di pubblico esempio" ma ebbe grazia della vita e commutazione di pena nell'ergastolo. Condotto a Santo Stefano, vi rimase sino al 17 gennaio 1859, quando venne imbarcato insieme con gli altri prigionieri politici per essere deportato in America. Approdò invece in Irlanda. In quell'occasione fu in disaccordo con la maggior parte dei compagni, i quali non accettarono le dimostrazioni preparate in loro onore dal Mazzini, mentre l'A. e qualche altro erano disposti a impegnarsi con l'agitatore repubblicano. Tornato a Napoli, fece parte del Comitato d'azione, Garibaldi lo nominò direttore generale dei dazî indiretti, ma egli rinunziò all'ufficio, e si contentò di esercitare le funzioni di vice-sindaco di una delle sezioni municipali napoletane. Il 7 luglio 1862 chiuse la vita, nobilmente trascorsa per l'affetto alla libertà tra continue cospirazioni, nel carcere e nell'esilio.

Bibl.: G. Paladino, Il processo per la setta l'"Unità Italiana" e la reazione borbonica dopo il '48, Firenze 1928; id., La congiura del "monaco", (in Archivio stor. nap., nuova serie, XIV).

Vedi anche
Pisacane, Carlo Patriota (Napoli 1818 - Sanza 1857). Fu uno dei primi teorici del socialismo in Italia, e nel dibattito interno al movimento risorgimentale sostenne la priorità della questione sociale rispetto a quella politica. Partecipò alla prima guerra d'indipendenza (1848) e alla difesa della Repubblica romana ... Luigi Settembrini Patriota e letterato italiano (Napoli 1813 - ivi 1876). Intrapresi gli studî giuridici, si dedicò in seguito, come allievo di B. Puoti, agli studî letterarî; nel 1835 conseguì la cattedra di eloquenza a Catanzaro, dove fondò, insieme a B. Musolino, la setta dei Figliuoli della Giovine Italia. Arrestato ... Giuseppe Mazzini Uomo politico (Genova 22 giugno 1805 - Pisa 10 marzo 1872). Militante della Carboneria (1827-30), fu esule in Francia e in Svizzera. Allontanatosi dall’ideologia carbonara, maturò il progetto della Giovane Italia, secondo un principio repubblicano di nazione unita, composta di cittadini liberi ed eguali ... Inghilterra (ingl. England) Nome («terra degli Angli») con cui si designa la parte meridionale della Gran Bretagna, divisa da quella settentrionale (Scozia) per mezzo del Solway Firth a O, del fiume Tweed a E e della catena dei Monti Cheviot nella parte centrale. Non fa parte dell’I. la sporgenza occidentale dell’isola ...
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  • ESERCITO NAPOLETANO
  • INGHILTERRA
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  • Agrèsti, Filippo
    Enciclopedia on line
    Patriota (Napoli 1797 - ivi 1862); ufficiale dell'esercito borbonico, partecipò ai moti del 1820; esule dal 1831 al 1848 per aver partecipato alla congiura "del monaco"; tornato in patria, nel 1849 fu arrestato e nel 1851 condannato a morte quale aderente alla Grande Società dell'Unità italiana. Avendo ...
  • AGRESTI, Filippo
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)
    Luisa Gasparini Nato a Napoli il 24 marzo 1797 dall'avvocato Gesualdo, intraprese la carriera militare, partecipando alle campagne del 1814-15. Affiliatosi poi alla carboneria, aderì ai moti rivoluzionari del 1820-21, combatté a Rieti il 7 marzo 1821 col reggimento del colonnello De Liguori e, alla ...
Vocabolario
agrèsto
agresto agrèsto agg. e s. m. [lat. agrĕstis (v. agreste), incrociato per il sign. con l’agg. agro 1]. – 1. agg., ant. Non maturo, acerbo, aspro: cogliere l’uva ancora a.; vino agresto. 2. s. m. a. ant. Varietà di uva che non giunge mai...
agrèste
agreste agrèste (ant. agrèsto) agg. [dal lat. agrestis, der. di ager «campo»]. – Dei campi, che vive nei campi, rustico: popolazioni a.; a. satiri (Boccaccio); Queste che ancor ne avanzano Ore fugaci e meste, Belle ci renda e amabili La...
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