FODERÀ, Filippo Arturo
Nacque a Palermo il 5 apr. 1865 da Beniamino e Clementina Abate. Seguì i corsi universitari nell'ateneo palermitano, allievo tra gli altri del fisiologo S. Fubini e del farmacologo V. Cervello (sub voce in Diz. biogr. degli Ital., XXIV, pp. 82 ss.); si laureò in scienze naturali nel 1887 e in medicina e chirurgia nel 1889. La tesi discussa nel conseguimento della prima laurea, pubblicata a Palermo nel 1887, fu un'accurata ricerca che lo segnalò subito come un serio studioso: La funzione cromatica nei camaleonti. Dopo la laurea prestò servizio militare come ufficiale medico di complemento.
Avviatosi alla ricerca scientifica, si dedicò allo studio della farmacologia presso la scuola del Cervello, del quale, tra il 1891 e il 1903, fu assistente e poi aiuto. Conseguita la libera docenza in farmacologia nel 1895, concorse alle cattedre della disciplina nelle università di Padova, Cagliari e Messina. Dal 1903 al 1905, chiamato dalla facoltà medica, insegnò come titolare nella libera università di Camerino; quindi fu professore straordinario di farmacologia nell'università di Cagliari. Infine, nel 1911, fu chiamato dall'università di Catania come professore ordinario di materia medica e farmacologia sperimentale presso la facoltà di medicina e chirurgia: qui ebbe anche la direzione dell'istituto di farmacologia.
Sempre a Catania, nel 1912 divenne ordinario e membro del consiglio della scuola di farmacia, della quale fu direttore nell'anno accademico 1913-14; fu preside della facoltà di medicina e chirurgia negli anni accademici 1919-20 e dal 1927-28 al 1934-35. Nel 1925 aveva assunto la presidenza della appena costituita sezione catanese della Società italiana di biologia sperimentale. Nel 1930 fu incaricato dell'insegnamento di tecnica farmaceutica.
La ricerca farmacologica si era già decisamente orientata come disciplina direttamente connessa con lo studio dei fenomeni fisiologici e fisiopatologici, svincolata da finalità esclusivamente clinicoterapeutiche. I farmaci erano studiati come sostanze in grado di indurre modificazioni di vario grado nelle funzioni organiche e di subire essi stessi modificazioni più o meno profonde una volta introdotti negli organismi. Le possibili indicazioni terapeutiche sarebbero scaturite dal complesso di tali osservazioni di carattere eminentemente sperimentale. Allievo del Cervello, che si era distinto per aver decisamente concorso a determinare tale nuova corrente di pensiero, il F. fu autore di ricerche su una grande quantità di farmaci, grazie alle quali poté recare preziosi contributi in importanti settori della fisiologia e della patologia. Un valido esempio di questo tipo di studi è il lavoro, eseguito in collaborazione con L. Pittau, Studi sull'Hypophysis cerebri, pubblicato in Gazz. di medicina e chirurgia (Palermo), VIII (1909), pp. 149-156: una lunga, paziente serie di osservazioni sull'azione degli estratti di ipofisi sull'organismo in generale e su vari apparati, che gli consentì tra l'altro di dimostrare che i soli estratti del lobo posteriore della ghiandola risultano efficaci.
Tra gli altri suoi studi sono da ricordare quelli sull'apparato digerente, per i quali modificò il metodo proposto da C. Ludwig e il processo di R.P.H. Heidenhain per la fistola permanente del pancreas con l'introduzione di una cannula munita di apparecchio collettore, che lasciava l'animale libero di muoversi, consentendo però la raccolta di secreto pancreatico in determinati periodi di tempo; fissò inoltre nel piccolo stomaco alla Pavlov una cannula a permanenza, non a contatto con la mucosa, per lo studio della secrezione gastrica (Il betolo per la misura del potere eccito-motore dello stomaco; studio sperimentale, in Arch. di farmacol. e terapeutica, I [1893], pp. 60-652, con G. Corselli; I modificatori del potere di movimento dello stomaco, ibid., II [1894], pp. 72-97, con G. Corselli; Fistola pancreatica permanente; nuovo processo operatorio ed esperienze preliminari, ibid., pp. 225-234; Alcune osservazioni sui cani operati di fistola gastrica alla Pawlow, ibid., XIII [1907], pp. 21-29; Ulteriori osservazioni su cani operati di fistola gastrica alla Pawlow, ibid., XV [1909], pp. 53-56; Potere antiemetico della distensione forzata, in Gazz. di medicina e chirurgia [Palermo], VIII [1909], pp. 129-132; Contributo allo studio della bile e della secrezione biliare. Nota I. Ricerche cliniche e sperimentali, in Boll. della soc. ital. di biologia sper., III [1928], pp. 1081-1088, con M. Zuccalà; Contributo allo studio della bile e della secrezione biliare. Nota II. Sulla scelta di un ipnoanestetico per lo studio della secrezione biliare nei cani con fistola temporanea, ibid., pp. 1088-1095, con A. Cannavà).
Altra brillante serie di osservazioni fu quella riguardante l'apparato cardiocircolatorio, grazie alla quale chiarì importanti aspetti della fisiologia cardiaca e precisò i diversi meccanismi con i quali è possibile modificare farmacologicamente la dinamica circolatoria e ripristinare le condizioni di compenso cardiocircolatorio (Sul rapporto tra la pressione arteriosa e la frequenza del cuore, in Arch. per le scienze mediche, III [1889], pp. 389-403; Studi sperimentali di patologia e farmacologia cardiaca, in Giorn. della R. Acc. di medicina di Torino, s. 3, XXXVIII [1890], pp. 32-56, con V. Cervello; Salasso, in Arch. di farmacol. e terapeutica, I [1893], pp. 81-85, 116-121, 146-152; Terapia dei vizi cardiaci, ibid., pp. 97-110, con C. Lazzaro; Farmaci che ripristinano il compenso eccitando il cuore, ibid., pp. 129-139, con C. Lazzaro; Succedanei della digitale, ibid., pp. 161-167, con C. Lazzaro; Farmaci che ripristinano il compenso per prevalente influenza dilatativa sui vasi sanguigni, ibid., pp. 193-200, con C. Lazzaro; Influenza del salasso sull'assorbimento e sulla tossicistà dei farmaci, ibid., pp. 203-209; Farmaci che ripristinano il compenso modificando la massa sanguigna, ibid., pp. 321-328, 385-394, 417-425, con C. Lazzaro; Studi di farmacologia cardiaca. Contributo sperimentale, ibid., XI [1903], pp. 144-173).
Del F. si ricordano ancora le ricerche sul sistema nervoso (Sull'azione paralizzante della stricnina, in Ann. di chimica e di farmacol., s. 4, XIV [1891], pp. 259-279; Azione della stricnina sui centri psico-motori, in Arch. per le scienze mediche, XVI [1892], pp. 201-214; Nota riassuntiva sulla permeabilità meningea, in Boll. della Soc. ital. di biol. sper., II [1927], pp. 566-573), sulle anestesie (Sull'azione anestetizzante e curarizzante dei sali di magnesio, in Arch. d. farmacol, e terapeutica, II [1894], pp. 1075-1081, con N. Tedeschi e A. Cannavà; Studi sulle anestesie miste, ibid., X [1902], pp. 363-393, con G.O. Bugatti; Sulla narcosi endovenosa, in Boll. d. Soc. ital. di biol. sper., II [1927], pp. 562-566, con G. Recupero), sull'alcalescenza del sangue (Studi sull'alcalescenza del sangue. I, Osservazione sui metodi emo-alcalimetrici ed esperienze preliminari, in Arch. di farmacol. e terapeutica, V [1897], pp. 220-223; II, Influenza dell'asfissia, dei farmaci che distruggono i globuli rossi e dell'ispessimento del sangue, ibid., VI [1898], pp. 1-20, con M. Ragona; III, L'alcalescenza nella febbre, ibid., XI [1903], pp. 175-205, con V. Traina), su varie sostanze di interesse farmacologico (Cocaina, ibid., I [1893], pp. 35-44; Sull'olio essenziale di sabina, ibid., pp. 140-145; Il calomelano come diuretico, ibid., pp. 257-262; L'antipirina in terapia, ibid., pp. 464-469, 494-502, 528-533, 566-569, 626-633; Nesso fra costituzione chimica ed azione fisiologica. Ricerche sperimentali, ibid, II, [1894] pp. 577-589; Funzione antidotica del permanganato di potassio, ibid., XI [1903], pp. 239-279; Sulla funzione antidotica dell'ossigeno attivo, ibid., XII [1906], pp. 130-147; Studi sulle fitotossine. Nota I, Esperienze sulla ricina, in Boll. d. Soc. ital. d. biol. sper., III [1928], pp. 1095-1103, con P. Scavone; Nota II, Nuove ricerche sulla ricina e primi saggi sulla crotina, ibid., pp. 1103-1110, con C. Chines).
Nel 1935 il F. fu collocato a riposo per raggiunti limiti di età. Morì a Vittoria, presso Ragusa, il 9 ag. 1939.
Fonti e Bibl.: Necr. in Il Popolo di Sicilia (Catania), 12 ag. 1939; Arch. ital. di scienze farmacologiche, IX (1940), pp. 248-252; in Boll. della Soc. medico-chirurgicadi Catania, VIII (1940), pp. I-X; Annuario dell'università di Catania, a.a. 1939-40, Catania 1941, pp. 264 ss.; Annuario dell'università di Catania, anni acc. 1910 e ss.; S. Salomone, Appendice a La Sicilia intellettuale contemp., Catania 1913, p. 255; E. Calandra, La celebrazione dei grandi medici siciliani, Palermo 1940, p. 26. Per lo sviluppo storico della farmacologia sperimentale, si veda: A. Imbesi, La materia medica in Sicilia, in Galeno. Riv. di arte e di storia della farmacia, XVI (1968), pp. 3-21; P. Di Mattei, Farmacologia, in Enc. del Novecento, II, pp. 897 ss.; Enc. medica ital., VI, coll. 837 s., sub voce Farmacologia.