BARILLI, Filippo
Conosciamo pochissimo l'attività del B. prima dell'elevazione alla cattedra arcivescovile di Capua: è ad ogni modo molto probabile che egli debba essere identificato con il Filippo Barilis che, tra il giugno 1396 ed il gennaio 1403, godé di parecchi benefici ecclesiastici nella diocesi di Utrecht, ove fu anche canonico. Successivamente divenne canonico di Tropea.
Fu nominato arcivescovo di Capua il 19 febbr. 1406 da Innocenzo VII, ma quando Ladislao re di Napoli, nel 1412, abbandonò il partito del papa romano per abbracciare quello del papa pisano, anche'il B. passò all'obbedienza di Giovanni XXIII, per cui lo vediamo presente alla corte di quest'ultimo nel marzo 1414- In seguito partecipò al concilio di Costanza. La sua attività posteriore ci è nota attraverso quanto narrano scrittori relativamente tardi: svolse opera di riforma tra il clero capuano, ricostruì il palazzo arcivescovile distrutto e, nelle guerre civili che scoppiarono durante il regno di Giovanna II, rimase fedele alla regina, per cui nel 1422 venne imprigionato dai ribelli capuani, mentre due suoi ecclesiastici furono impiccati. Liberato dalla prigionia, il B. ottenne da Martino V che i ribew, scomunicati per quanto avevano commesso, fossero liberati dalla scomunica. Morì prima del 19 febbr. 1435.
Fonti e Bibl.: I. D. Mansi, Sacrorum Conciliorum nova et amplissima collectio, XXVIII, Venetiis 1785, col. 627; F. Ughelli-N. Coleti, Italia Sacra, VI, Venetiis 1720,coll. 351-353;F. Granata, Storia sacra della chiesa metropolitana di Capua, I, Napoli 1766, pp. 154 s.; G. Cappelletti, Le chiese d'Italia, XX,Venezia 1866, pp. 96-98; C. Eubel, Hierarchia catholica..., I, Monasterii 1898, p. 171;11, ibìd. 1914, p. 118; Repertorium germanicum, II, Berlin 1933, col. 267; III, ibid. 1935, col.. 124;A. Versteylen, in Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., VI, Paris 1932, col. 805;L. Jadin, ibid., XI,ibid. 1949, col. 900.