BRIZIO (Briccio, Brizzi), Filippo
Figlio del pittore Francesco, nacque a Bologna nel 1603. All'età di vent'anni, venutagli a mancare la guida del padre, passò ad operare al seguito di Guido Reni.
Pochissime le opere riferitegli dalle fonti: a Bologna, una pala (scomparsa dal sec. XIX) per la chiesa di S. Silvestro (La Vergine e i ss. Giovanni Battista e Silvestro papa)e un'altra donata dal B. alla chiesa di S. Giuliano intorno al 1656 (San Giuliano e angeli; in loco). AModena, nella Galleria Estense, il Campori ricorda di lui una Beata Vergine col Bambino, una Santa Caterina, due disegni ad acquerello e un Ecce Homo; ilPallucchini, basandosi su fonti settecentesche, riferisce invece quest'ultimo a Francesco Brizio. Atali scarsissime note si aggiunga il ricordo della efficace attività didattica del B., cui accennano ripetutamente il Malvasia, il Baldinucci e l'Orlandi.
Nel 1640 fece parte del Consiglio della Compagnia de' pittori insieme con M. A.Colonna, Matteo Borbone, ecc. (Archivio di Stato di Bologna, Compagnie dei pittori).Morì a Bologna nel 1675.
Fonti e Bibl.: C. C. Malvasia, Le pitture di Bologna ... [1686], a cura di A. Emiliani, Bologna 1969, ad Indices;F. Baldinucci, Notizie de' professori del disegno, III, Firenze 1846, p. 311; P. A. Orlandi, Abecedario pittorico, Bologna 1704, p. 150 (errata la data di nascita); L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, Milano 1824, V, p. 126; P. Zani, Enciclopedia metodica... delle Belle Arti, I, 5, Parma 1820, p. 58; G. Campori, Gli artisti italiani e stranieri negli Stati Estensi, Modena 1855, p. 98; R. Pallucchini, I dipinti della Galleria Estense di Modena, Roma 1945, p. 129; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, V, p. 33(sub voce Brizzi, Filippo).