BUONACCORSI, Filippo (Callimaco Esperiente)
Da San Gimignano, dov'era nato di nobile famiglia nel 1437, venne a Roma, dove fu tra i discepoli di Pomponio Leto e fondò con lui l'Accademia romana, prendendo il nome di Callimaco. "Per essergli forse piaciute et gustate le hystorie de Romani", ebbe parte nella misteriosa congiura contro Paolo II (1468); accusato d'empietà, d'immoralità, di cospirazione contro la vita del papa, dovette andare fuggiasco. Dopo varie peregrinazioni nell'Oriente, giunse intorno al 1470 in Polonia, dove, protetto da Gregorio Sanocki, arcivescovo di Leopoli, poté aver parte nell'educazione dei figliuoli di Casimiro IV. Fu poi segretario di questo re e ascoltato consigliere del successore suo Giovanni Alberto (Jan Olbracht) salendo ad altissime cariche. Operosissimo nel servire alla seconda sua patria, sostenne legazioni numerose e difficili, a Costantinopoli (1475 o 1476), a Venezia e a Roma (1477); fu oratore presso Federico III (1486) e l'anno stesso a Venezia di nuovo per averne l'appoggio per una pace con i Turchi, che poi conchiuse egli stesso a Costantinopoli per due anni (1487). Al congresso di Roma del 1490 caldeggiò una lega fra il papa e la Polonia, ma, pure non trascurando la possibilità di un'impresa comune contro gl'infedeli, volle con acuto senso della realtà, provvedere agl'interessi della Polonia, temendo a ragione che questa rimanesse isolata, e tentò per questo di conservare amichevoli relazioni col sultano. Morì il 1° novembre 1496 e fu sepolto con grande onore in Santa Trinità di Cracovia. Fu accusato dai suoi nemici come tiranno della Polonia. Lasciò opere storiche, orazioni, epistole, poesie, che ne dimostrano l'alto ingegno e la fine cultura umanistica.
Opere: Le opere principali edite sono Attila, Treviso 1489; Historia de his quae a Venetis tentata sunt, Persis ac Tartaris contra Turcos movendis, Hagenau 1533; Historia de Rege Vladislao seu clade Varnensi, Augusta 1519. Sue poesie si leggono in A.S. Miodonski, Ph. Callimachi et Gregorii Sanocei carminum ineditorum corollarium, Cracovia 1901; altre sono nei mss. Riccard. 1226, Laurenz. LXXXIX, sup. 73 e XCI, sup. 43, Vatic. 2869 e 5156.
Bibl.: Notizie sul B., in A. Zeno, Dissert. Vüss., II, pp. 320-336; H. Zeissberg, Die polnische Geschichtsschreibung des Mittelalters, Lipsia 1873, pp. 349-403; G. Uzielli, C. Esperiente di San Gimignano, in Miscellanea stor. della Valdelsa, VI (1898) e VII (1899); G. Dalla Santa, Di C. Esperiente, in Nuovo arch. veneto, XXVI (1913), pp. 134-161; J. Ptaśnik, Kultura wùoska wieków średnich w Polsce, Varsavia 1922; A. Sapori, Gli Italiani in Polonia nel Medioevo, in Arch. stor. ital., LXXXIII (1925), p. 125 segg.; G. Agosti, Un politico italiano alla corte polacca nel sec. XV, Torino 1930.