ARAGONA, Filippo d'
Nacque nella diocesi di Pamplona da Carlo, primogenito del re Giovanni II d'Aragona e Navarra. Appena ventisettenne designato dal re come arcivescovo di Palermo ebbe approvata la sua elezione da Sisto IV il 31 genn. 1477. Secondo la consuetudine del tempo non si recò a Palermo, dove inviò due vicari, che furono respinti dal Senato perché non siciliani. Solo dopo lunghi contrasti si giunse alla nomina a vicario d'un canonico palermitano.
Analoghi contrasti incontrò per la nomina a gran cancelliere del Regno poiché il Senato di Palermo si rifiutò di considerarlo cittadino di Sicilia, contestando addirittura la sua elezione ad arcivescovo per un'irregolarità nel rescritto pontificio; solo il 9 genn. 1479 il viceré Giovanni de Cardona riuscì ad insediare l'A. nell'arcivescovato di Palermo; anzi, nel 1481, fu assegnato allo stesso arcivescovo l'abbazia di S. Giovanni degli Eremiti, col priorato della Trinità di Delia. L'A. riuscì a far riavere alla Chiesa palermitana i feudi di Geracello e Sattabene, oltre ad altre terre nel Val di Mazara. Maestro dell'Ordine militare di Montesa, nel 1485, rinunciando all'arcivescovato, tornò in Aragona, ove morì nel 1488, durante la guerra di Granada.
Bibl.: G. Zurita, Anales de la Corona de Aragón, IV, Zaragoza 1610, pp. 355 s.; R. Pirro-A. Mongitore, Sicilia sacra, I,Panormi 1733, coll. 180-182.