De Boni, Filippo
Scrittore e uomo politico (Seren del Grappa, Belluno, 1816 - Firenze 1870). Dopo aver studiato in seminario a Padova, prima di prendere i voti si trasferì a Venezia, iniziando la carriera giornalistica e aderendo alle idee democratiche. Diventato elemento sospetto per la polizia austriaca, passò a Firenze, dove collaborò al «Mondo contemporaneo». Costretto a lasciare la Toscana, nel 1846 si trasferì a Genova e poi in Svizzera. Durante il 1848 fu a Milano, Genova, Firenze e Roma, partecipando, nelle file mazziniane, alle insurrezioni e alle sollevazioni che in quelle città si svolsero. A Roma fondò un periodico intitolato «Il Tribuno», in cui criticò gli atti del comitato esecutivo del nuovo governo della Repubblica, il quale, per liberarsi dell’irruento contestatore, lo inviò come suo rappresentante presso la Confederazione svizzera. Qui si fermò anche dopo la caduta della Repubblica romana. Tornò in Italia nel 1860 e a Napoli collaborò al «Popolo d’Italia», organo del Partito d’azione. Nel 1861 venne eletto deputato, nelle file della Sinistra, e fu tra i maggiori sostenitori della battaglia anticlericale.