Nerli, Filippo De'
Storiografo (Firenze 1485 - ivi 1556); imparentato con la famiglia dei Medici, cui fu sempre devoto, ottenne numerosi e importanti incarichi.
Dopo essere stato tre volte priore, fu inviato da Clemente VII a reggere il governo di Modena (1523-27). Durante gli anni del governo repubblicano (1527-30) fu anche incarcerato. Successivamente fu inviato da Cosimo I quale ambasciatore a Roma e quindi capitano a Pistoia. Notevole influenza si ritiene abbia avuto sulla sua formazione culturale la frequente partecipazione ai convegni degli Orti Oricellari (casa Rucellai), ove egli ebbe la possibilità d'incontrare, tra gli altri, il Machiavelli, con il quale strinse amicizia.
Nei suoi Commentari de' fatti civili occorsi dentro la città di Firenze dall'anno 1215 al 1537 (Augusta 1728) dimostra una buona conoscenza della Commedia. Ciò è verosimilmente dovuto, oltre che all'interesse per D., comune ai letterati cinquecenteschi, anche al fatto che egli nel poema vedeva esaltati i suoi antenati (Pd XV 115) e alla già accennata frequenza degli Orti Oricellari. Di questa conoscenza diretta e ammirazione sincera sono chiara prova le frequenti citazioni che ricorrono nei Commentari, ad esempio nella rievocazione della morte di Buondelmonte Buondelmonti.
L'autorità di D. accanto a quella di altri eminenti scrittori è addotta a giustificare l'asserzione che da tale doloroso episodio ebbero inizio le divisioni interne in Firenze. Del resto, come autorità storica D. è citato anche quando il N. parla di Farinata o della divisione politica in Pistoia tra Bianchi e Neri, per cui lo storico fa ricorso ai versi di If XXIV 143 ss. Anche nelle varie lettere sono frequenti accenni all'opera dantesca.
Bibl. - A. Niccolai, Un altro studioso di D. fra gli storici del '500, in A Vittorio Cian i suoi scolari dell'Università di Pisa (1900-1908), Pisa 1909, 113-120.