Filippo II, re di Spagna
Il paladino della Chiesa cattolica
Figlio dell’imperatore Carlo V, Filippo II ha dominato la vita politica europea nella seconda metà del Cinquecento regnando sulla Spagna, la più potente monarchia dell’epoca. Vincitore sui Turchi che minacciavano l’Europa, Filippo II fu sconfitto dall’Inghilterra protestante di Elisabetta I, che si avviava a diventare una grande potenza marittima e commerciale proprio a spese della Spagna
Con la pace di Cateau-Cambrésis, siglata nel 1559, la Spagna, uscita vittoriosa dal lungo conflitto con la Francia per la conquista dell’Italia, si assicurava il dominio sulla penisola e la supremazia in Europa.
Filippo II, nato nel 1527 e salito sul trono spagnolo nel 1556, raccoglieva così i successi ottenuti dal padre, l’imperatore Carlo V, dal quale aveva ereditato anche i Paesi Bassi e i domini americani.
Pochi mesi dopo la firma di Cateau-Cambrésis Filippo II fece ritorno in Spagna e da quel momento al giorno della sua morte lasciò molto raramente la Penisola Iberica. A differenza del padre Carlo V, cresciuto tra la nobiltà fiamminga, Filippo rivendicò il carattere fortemente ispanico della sua personalità e della sua politica e fece della Castiglia e di Madrid, allora poco più di un villaggio, il centro della sua azione.
Il 10 agosto 1557 le truppe spagnole di Filippo II ottenevano una vittoria decisiva contro i Francesi nella battaglia di San Quintino (una piccola città della Francia settentrionale). Per onorare questa vittoria, strappata nel giorno di san Lorenzo, Filippo II dà inizio ai lavori di costruzione di un monastero a una cinquantina di chilometri da Madrid. Il nucleo iniziale del monastero, il cui disegno ricorda quello di una graticola, lo strumento con cui san Lorenzo fu torturato, viene affiancato da altri edifici tra cui il Palazzo Reale e una basilica.
Austero, inaccessibile, grandioso, con circa duemila stanze, il complesso di El Escorial divenne il simbolo dello spirito cattolico spagnolo e di Filippo II, che qui si ritirò a pochi mesi dalla morte (avvenuta nel settembre 1598).
Il governo di Filippo II fu caratterizzato da un rigido controllo della vita economica, religiosa e politica. Attraverso i tribunali dell’Inquisizione spagnola, che dipendeva direttamente dal sovrano e non dal papa, Filippo combatté il protestantesimo e l’influenza di Erasmo da Rotterdam nella società spagnola, divenendo il paladino dell’ortodossia cattolica. Anche l’azione di controllo esercitata sulla burocrazia e sullo Stato era una manifestazione dello spirito assolutista e centralizzatore di Filippo, che concentrò nella figura del sovrano tutte le decisioni politiche.
Dal punto di vista economico e finanziario Filippo dovette fronteggiare il deficit cronico della monarchia spagnola che portò la corona a dichiarare più volte bancarotta (1557; 1575; 1597). Nella seconda metà del Cinquecento la Spagna poteva contare sulle ingenti quantità d’oro e d’argento in arrivo dall’America, ma lamentava una struttura arcaica e inadeguata dell’economia nazionale con un settore manifatturiero e commerciale molto poco sviluppato e un’agricoltura di mera sussistenza. Il denaro americano scompariva rapidamente nelle campagne militari e nelle spese per la corte e i nobili del regno.
Il 7 ottobre 1571 la Lega santa (Spagna, Venezia e papato) riportava un’importante vittoria contro i Turchi nella battaglia di Lepanto, arginando definitivamente l’avanzata ottomana nel Mediterraneo. Questa grande vittoria fu soprattutto una vittoria di Filippo II che, momentaneamente libero da forti impegni militari nei Paesi Bassi, mise in campo tutte le sue forze contro i Turchi.
Ma nei Paesi Bassi la rivolta contro il dominio spagnolo non accennava a placarsi: la lotta contro il cattolicesimo intransigente di Filippo e la protesta per l’abolizione dei privilegi locali e la presenza dell’esercito spagnolo sfociarono in un’insurrezione. Nel 1579 le province protestanti del Nord dei Paesi Bassi diedero vita alla Repubblica delle sette Province Unite, che due anni dopo avrebbe proclamato la sua indipendenza dalla Spagna. Nel 1588, nel Canale della Manica, Filippo fu nuovamente e duramente sconfitto da una forza protestante: le navi inglesi di Elisabetta I ebbero la meglio sulla flotta imponente della Invincibile Armata spagnola costringendola a fare dietrofront.