• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Filippo IV detto il Bello

Dizionario di Storia (2010)
  • Condividi

Filippo IV detto il Bello


Filippo IV

detto il Bello Re di Francia (Fontainebleau 1268-ivi 1314). Figlio di Filippo III l’Ardito e di Isabella d’Aragona. Nel 1284 sposò Giovanna regina di Navarra e contessa di Champagne. Salito al trono nel 1285, F. dovette subito affrontare difficili e gravi problemi politici ed economici: la guerra contro l’Aragona in appoggio agli Angioini dell’Italia meridionale, impegnati nella guerra del Vespro contro i siciliani; i contrasti sempre aperti con il re d’Inghilterra Edoardo I, che accettò di rendergli omaggio (1286), ma senza riconoscere le confische compiute da Filippo II a danno dei suoi predecessori; infine le pesanti condizioni del bilancio stremato da anni di guerre. Mentre l’appoggio agli angioini si realizzò essenzialmente sul piano diplomatico, giungendo a sottrarre ai siciliani l’aiuto militare e politico dell’Aragona (Pace di Tarascona, 1291, e Trattato di Anagni, 1291), gli attriti con l’Inghilterra culminarono ben presto in una guerra, in cui F. ebbe alleato Giovanni di Baliol, re di Scozia, mentre Edoardo I si giovò dell’aiuto di numerosi feudatari francesi tra cui, importante, Guido di Dampierre, conte di Fiandra. La lotta scoppiata nel 1294, durò con alterne vicende fino a quando una decisione arbitrale del papa Bonifacio VIII fece sospendere le ostilità (1298) e stipulare una pace (Trattato di Montreuil, 1299). Contro la Francia, ormai stanca e finanziariamente stremata dalla guerra, si ribellavano adesso le Fiandre («mattine di Bruges», 1302). La lotta, che vide la grande vittoria fiamminga di Courtrai (1302), si protrasse fino al 1305, e si concluse (Pace di Athis-sur-Orge) con il riconoscimento francese di varie autonomie alla feudalità del Paese. Le difficoltà economiche della Francia furono inoltre motivo di altre anche più gravi decisioni politiche di F. e cioè la lotta con Bonifacio VIII e la soppressione dell’ordine dei Templari. Il contrasto col papa si originò con la decisione del re di percepire le imposte anche dal clero: a questa decisione Bonifacio VIII rispose con la bolla Clericis laicos (1296) con cui comminava la scomunica ai laici che avessero preteso dai chierici il pagamento di imposte e ai chierici che le avessero pagate. Filippo (appoggiato in ciò anche da Edoardo d’Inghilterra) rispose proibendo l’uscita d’oro e d’argento dal regno. Il papa allora con un’altra bolla, la Ineffabilis amoris dulcedine, fece qualche concessione, che attenuò momentaneamente i contrasti. Ma questi riesplosero più violenti che mai quando F. fece arrestare il legato pontificio, Bernardo Saisset, vescovo di Pamiers (Senlis, 1301); il papa rispose con la bolla Ausculta fili, convocando un concilio (1301); a sua volta il re radunò in assemblea intorno a sé, per la prima volta, i rappresentanti di tutte le classi politiche francesi (feudalità, clero e borghesia cittadina) e troncò ogni rapporto col papato. Alla più solenne affermazione pontificia della bolla Unam Sanctam (18 novembre 1302) F. rispose con la violenza, ordinando di tradurre Bonifacio al cospetto di un concilio che lo ponesse sotto accusa e lo destituisse. Di tale cattura fu incaricato un influente consigliere del re, Guglielmo di Nogaret, che scese allora in Italia e, con l’aiuto dei Colonna, detenne per qualche giorno il papa, preso prigioniero ad Anagni («schiaffo di Anagni», 1303). Morto Bonifacio VIII e dopo il breve pontificato di Benedetto XI, F. ottenne l’elezione d’un papa a lui favorevole, Clemente V, che, cedendo alle sue pressioni, si trasferì ad Avignone, creò numerosi cardinali francesi e consentì alla soppressione dei Templari voluta dal re per impadronirsi delle immense ricchezze dell’ordine e liberarsi di esso nel contempo, come del suo principale creditore; ma mentre la lotta contro i Templari era ancora nel suo pieno sviluppo F. moriva. Continuando le direttive politiche di espansione territoriale e di unificazione della Francia tramandategli da Filippo II, F. seppe valersi dell’opera di esperti consiglieri, per lo più valenti giuristi e banchieri borghesi e piccoli feudatari (come il mercante fiorentino Musciatto Franzesi e poi Enguerrando de Marigny, Pierre Flote, Guglielmo di Nogaret), avviandosi a trasformare il suo Stato in una monarchia accentratrice e nazionale, grazie a una serie di riforme burocratiche e finanziarie (rafforzamento della cancelleria, ampliamento delle funzioni dei balivi e dei siniscalchi, riforma della tesoreria del 1314, riorganizzazione delle imposte).

Vedi anche
Edoardo I re d'Inghilterra Edoardo I re d'Inghilterra (detto Longshanks). - Figlio (Westminster 1239 - Burgh-on-Sands, Carlisle, 1307) di Enrico III e di Eleonora di Provenza. Successore (1274) del padre, portò avanti una intensa attività legislativa (tra cui il Model parliament, 1295 e la conferma della Magna Charta), annesse ... Bonifàcio VIII papa Bonifàcio VIII papa. - Benedetto Caetani (Anagni 1235 circa - Roma 1303); dopo varie missioni diplomatiche in Inghilterra e in Francia fu creato cardinale nel 1281. Dopo l'abdicazione di Celestino V, ch'egli poi confinò nel castello di Fumone temendo che l'ex papa potesse diventare strumento dei suoi ... Guglielmo di Nogaret Nogaret ‹-è›, Guglielmo di. - Cancelliere di Filippo il Bello (n. Saint-Félix de Caraman 1260 circa - m. 1313). Dopo essersi dedicato con successo alla vita militare e agli studî giuridici (nel 1291 già insegnava diritto a Montpellier), passò non molto dopo al servizio di Filippo il Bello. Sostenne la ... Isabèlla d'Aragona regina di Francia Isabèlla d'Aragona regina di Francia. - Figlia (n. 1247 - m. Cosenza 1271) di Giacomo I d'Aragona. Nel 1262 andò sposa a Filippo l'Ardito, poi re di Francia. Fu madre di Filippo IV il Bello.
Categorie
  • BIOGRAFIE in Storia
Tag
  • GUGLIELMO DI NOGARET
  • ORDINE DEI TEMPLARI
  • ITALIA MERIDIONALE
  • GUIDO DI DAMPIERRE
  • GUERRA DEL VESPRO
Altri risultati per Filippo IV detto il Bello
  • Filippo IV il Bello re di Francia
    Enciclopedia on line
    Figlio (Fontainebleau 1268 - ivi 1314) di Filippo III l'Ardito e di Isabella d'Aragona. A lui si deve la trasformazione dello stato in una monarchia nazionale accentrata. Fu in contrasto con il papa Bonifacio VIII, per la decisione di chiedere imposte anche al clero. Dal papa Clemente V ottenne il trasferimento ...
  • Filippo IV il Bello, re di Francia
    Enciclopedia dei ragazzi (2005)
    Antonio Menniti Ippolito Un re francese contro la supremazia del papato Filippo IV, detto il Bello, regnò sulla Francia per quasi un trentennio tra il 13° e il 14° secolo. Si impegnò in un drammatico conflitto con papa Bonifacio VIII e in seguito, per asservire il papato ai propri interessi, riuscì ...
  • FILIPPO IV il Bello, re di Francia
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Filippo IV, nato nel 1268 da Filippo l'Ardito e da Isabella d'Aragona, e morto nel 1314, è passato alla storia con la reputazione di re energico, privo di scrupoli e spesso anche crudele; ma certamente egli deve molto di questa fama all'influenza dei suoi consiglieri. I contemporanei lo dipingono come ...
Vocabolario
bèllo
bello bèllo agg. [lat. bĕllus «carino, grazioso», da *due- nŭlus, dim. di duenos, forma ant. di bonus] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r; bèllo, bègli...
filippo
filippo s. m. – 1. Antica moneta d’oro (gr. Φιλίππειος, lat. Philippēus e anche Philippus), del valore di 20 dramme, coniata dapprima da Filippo II di Macedonia; usata poi come moneta circolante in tutto il mondo ellenistico e romano, il...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali