MELLANA, Filippo
Uomo politico, nato a Casale il 7 marzo 1810, morto ivi il 28 novembre 1874. Laureatosi in giurisprudenza all'università di Torino (1834), esercitò l'avvocatura nella sua città natale, dove nel 1847 partecipò col Pinelli, col Lanza, col Valerio, col Rattazzi, ecc., a quel Congresso agrario (3 settembre) in cui fu letta la lettera di Carlo Alberto al conte di Castagnetto, la quale destò, per le allusioni politiche, tanto entusiasmo in Italia. Nel marzo del 1849, il M. assunse la direzione della difesa di Casale, minacciata dal nemico. Collaborò attivamente al Carroccio, ardito periodico stampato a Casale dal Pinelli, subito dopo le concessioni per la libertà di stampa; e quando furono indette le elezioni al parlamento subalpino, il M. fu eletto deputato per il collegio di Casale, che gli fu sempre fedele fino alla XII Legislatura. Sedette a sinistra, nel gruppo capeggiato dal Rattazzi, dal quale non si staccò neanche quando fu stretto il cosiddetto "connubio", benché egli fosse sempre stato avversario del Cavour. Votò nel 1860 contro la cessione di Nizza e Savoia alla Francia, e nel 1864 contro la Convenzione di settembre. Propugnò sempre in parlamento la riforma economica e l'assoluta libertà in commercio.
Bibl.: L. Torre, F. M., memorie biografiche, Casale 1887.