STROZZI, Filippo
Condottiero, uomo di mare, nato a Venezia nel 1541, morto il 26 luglio 1582 presso le Isole Azzorre. Ancora bambino, fu condotto in Francia dal padre e presto nominato paggio del delfino (poi re Francesco II). Appena sedicenne fuggì dalla casa paterna, si recò a combattere in Piemonte e si comportò da prode. Al ritorno ebbe il grado di capitano, seguì il duca di Guisa nelle guerre delle Fiandre contro gli Spagnoli e prese parte agli assedî di Calais e di Guines, mostrando somma perizia e ardimento. Nel 1563 ebbe il grado di colonnello delle guardie francesi, e in seguito fu nominato colonnello generale. Introdusse nella fanteria archibugi più perfezionati, adoperandosi in persona a insegnarne l'uso alle truppe. Nel 1566 fu in soccorso di Malta minacciata dai Turchi. Ritornato in Francia, combatté nelle guerre di religione e sempre si segnalò per indomito valore. Nella battaglia della Roche-Abeille con un pugno di uomini osò resistere a forze molto superiori; fatto prigioniero, fu subito riscattato, ma, insofferente di riposo, tornò a combattere e prese parte alla battaglia di Moncontour, vinta dal duca d'Angiò contro Coligny (1569). All'assedio della Rochelle (1573) fu il primo a dare l'assalto alla piazza. Nel 1579 fu nominato cavaliere dello Spirito Santo. Nel 1581 dovette, a malincuore, rinunziare alla carica di colonnello generale della fanteria, che venne data come premio da Enrico III al duca di Épernon. Alla deliberazione non era stata certo estranea Caterina de' Medici, che voleva affidare allo Str. il comando dell'armata destinata a riporre sul trono di Portogallo don Antonio priore di Crato. Lo Str. partì nel 1582 col duplice scopo d'impadronirsi delle Isole Azzorre e d'impedire l'unione dei bastimenti spagnoli, che andavano in soccorso dell'armata al comando di don Álvaro Bazán marchese di Santa Cruz. La flotta dello Strozzi, composta di circa 60 unità, dopo avere occupato l'isola di S. Michele s'incontrò il 23 luglio con la flotta spagnola, forte di 67 navi. L'azione decisiva avvenne il 26 luglio, al largo dell'isola Terceira. Non secondata dalle altre unità, la nave ammiraglia fu circondata dai grandi galeoni spagnoli. Lo Str. si batté valorosamente, ma, ferito e impossibilitato a resistere, fu fatto prigioniero, pugnalato e gettato in mare.