FILIPPO tetrarca di Giudea
Figlio di Erode (morto nel 4 a. C.) e di Cleopatra, venne educato a Roma. Mentre il fratello Archelao era a Roma per far convalidare il testamento del padre ed essere quindi riconosciuto suo successore, rimase in Giudea come reggente e combatté energicamente le sommosse che la turbavano. Si guadagnò così la stima del procuratore Quintilio Varo, che lo raccomandò all'imperatore e gli consigliò di andare a Roma per aver parte nella successione del padre. A Roma ottenne, con titolo di tetrarca, il governo della Batanea, della Gaulanitide, della Traconitide, dell'Auranitide e forse dell'Iturea e di qualche altro territorio. Ci è presentato come sovrano giusto e mite. A lui si debbono l'abbellimento e l'ampliamento delle città di Panea e di Betsaida: alla prima diede il nome di Caesarea, alla seconda di Iulias. Sposò la nipote Salome, figlia di Erodiade, e non ebbe figli. La sua politica fu improntata a ossequio e amicizia verso Roma: egli, per primo fra i principi ebrei, fece coniare monete con l'effigie d'imperatori romani. Morì nel 33-34 d. C. Il territorio da lui governato venne, alla sua morte, incorporato nella provincia di Siria, mantenendo amministrazione fiscale separata.
Bibl.: E. Schürer, Gesch. d. jüd. Volkes, 4ª ed., Lipsia 1909, pp. 425-31.