FILOTA (Φιλώτας)
Generale macedone, figlio di. Parmenione, nato verso il 360 a. C., imparentato con la dinastia reȧle; dopo essere stato, da giovane, uno degli amici di Alessandro Magno, divenne uno dei migliori e più fidi generali del suo esercito. Seguì la spedizione di Alessandro fino nella Drangiana; quivi, avuta notizia di una congiura contro Alessandro, F. non ne informò il re, giudicando - come egli confessò - che non si trattasse di cosa seria. Alessandro, venuto a conoscenza di ciò, ed essendogli ben nota l'opposizione di F. alla sua politica di "inorientamento" della monarchia, sottopose la condotta di lui all'inchiesta di un consiglio formato di ufficiali in genere ostili a F., poco amato a causa della sua indole dura e orgogliosa. F. finì con l'essere condannato a morte. Alla sua esecuzione seguì immediatamente la soppressione di Parmenione (v.), sicché non a torto si ritiene che il processo di F. sia stato inscenato da Alessandro, con l'intento di liberarsi dagli ultimi, irriducibili nemici della sua politica "orientale".
Bibl.: G. Droysen, Geschichte des Hellenismus, I, 2ª edizione, Gotha 1877; B. Niese, Geschichte der griech. und makedon. Staaten, I, Gotha 1893; H. Berve, Das Alexanderreich auf prosopograph. Grundlage, II, Monaco 1926, p. 393 segg.; J. Beloch, Griechische Geschichte, 2ª ed., IV, i, Berlino 1925, p. 20 seg.; ii, 1927, p. 306.