ALBERINI, Filoteo
Pioniere del cinematografo, nato a Orte nel 1865. Impiegato tecnico dell'Istituto Geografico Militare di Firenze, si dedicò con passione a esperimenti che gli permisero, dopo lunghe ricerche, di brevettare una macchina per la presa, stampa e proiezione delle pellicole, che chiamò cinetofono (1895). Nel 1901 aprì in Firenze una sala di proiezioni fisse, e poi anche animate, della durata di un minuto; nello stesso anno aprì una sala cinematografica a Roma (il "Moderno").Nel 1905, sempre a Roma, iniziò la sua attività la "Manifattura di pellicole per la cinematografia Alberini e Santoni".
Tra i films prodotti, furono "La presa di Roma" ovvero "La breccia di Porta Pia" (1905); "La malia dell'oro" (1906); "Viaggio di una stella" (1906); "Pierrot innamorato" (1906); il documentario "Terremoto in Calabria" (1905) e alcune comiche. Nel 1906 gli stabilimenti passarono alla Cines. L'A. continuò i propri esperimenti, brevettando un "Cinesigrafo perfezionato" (1910), un "Cinematografo tascabile" (1911), un apparecchio per la ripresa panoramica (1914), che poi cedette a una ditta americana, e un apparecchio a obiettivo generale. Nel 1935 portò a risultati notevoli gli studi sulla cinematografia stereoscopica. Morì a Roma il 12 apr. 1937.
Bibl.: F. Pasinetti, Storia del cinema, Roma 1939, p. 24; M. A. Prolo, Storia del cinema muto italiano, Milano 1951, pp. 22-23 e passim; G. Sadoul, Storia del cinema, Torino 1955, p. 86; Enc. dello Spen., I, pp. 224-225.