finalmente
. Avverbio che introduce un'azione attesa a lungo o con sforzo, e vale " alla fine ", " infine ", tanto nell'unica attestazione in poesia (Rime dubbie XXX 11 finalmente ella / fu conosciuta), come in Cv II XII 4 E avvegna che duro mi fosse ne la prima entrare... finalmente v'entrai.
Perdendo il rapporto con un'attesa, vale semplicemente " dopo ", " a operazione compiuta ": Cv IV VII 3 l'erba multiplica nel campo... cuopre la spiga del frumento... e perdesi lo frutto finalmente, e XXIX 11.
In Vn XVI 5 cotale veduta non solamente non mi difendea, ma finalmente disconfiggea la mia poca vita, significa " addirittura ", sia che valga a introdurre disconfiggea come l'estrema delle conseguenze della vista di Beatrice, sia che, come intende il Tommaseo (Dizionario), modifichi il verbo con il valore di " sino alla fine, in senso affine a Totalmente ".