Finmeccanica
Gruppo industriale italiano operante nei settori dell’aeronautica, dell’aerospazio e della difesa, con sede a Roma. La F. (nome abbreviato di Società finanziaria meccanica) fu costituita dall’IRI (➔) il 18 marzo 1948 per raggruppare in un’unica holding le aziende sotto il controllo pubblico attive nell’industria meccanica e nella cantieristica navale. Nei primi anni di vita la società si trovò a coordinare e razionalizzare un portafoglio estremamente ampio ed eterogeneo di attività che, in alcuni casi, generavano ingenti perdite. Nell’ambito di tale processo, nel 1959 le aziende legate alla cantieristica furono raggruppate in una nuova società (Fincantieri, ➔), che uscì dal perimetro di influenza della Finmeccanica. Tra i comparti che maggiormente hanno segnato l’evoluzione del gruppo, si citano quello automobilistico (Alfa Romeo, ➔), dell’energia (Ansaldo, ➔) e quello aerospaziale. L’Alfa Romeo, che pure sotto il controllo di F. aveva conosciuto una stagione di grande sviluppo, fu ceduta nel 1986 al gruppo FIAT (➔), dopo anni di crisi. Nel settore energetico, presidiato dalle aziende del gruppo Ansaldo, la F. dovette a più riprese ridefinire i propri obiettivi e il proprio perimetro d’attività, soprattutto a seguito del referendum anti-nucleare del 1987. Così fece anche nel settore aerospaziale, che cominciò a consolidarsi solamente negli anni 1980. Nel 1992 la società fu quotata alla Borsa di Milano: l’operazione rispondeva alla duplice esigenza di dare seguito alla politica di privatizzazioni avviata in quegli anni e di garantire maggiore autonomia finanziaria all’azienda. Dopo un lungo processo di riassetto organizzativo e strategico, la F. è uno dei principali gruppi industriali italiani. Oltre il 70% dei ricavi proviene dal comparto degli elicotteri per uso civile e militare (AgustaWestland), dai sistemi elettronici per la difesa e la sicurezza, e dall’aeronautica (Alenia Aeronautica, ➔). A queste attività si aggiungono i servizi satellitari, la produzione di sistemi di difesa, di impianti e componenti per l’energia e per i trasporti. Controllato con il 32,4% dal ministero dell’Economia e delle Finanze (settembre 2011), il gruppo ha realizzato nel 2010 ricavi per 18,7 miliardi di euro, con oltre 75.000 dipendenti.