fintezza
La voce, corrispondente al francese antico feintise, " falsità ", " ipocrisia ", appare in Fiore CVI 12 E ben avess'egli anima di santo, / il pover, non mi piace sua contezza, / e più ch'i' posso il metto da l'un canto, / e sed amor gli mostro, sì è fintezza, cioè " lo faccio per ipocrisia " (cfr. al v. 14 la variazione sullo stesso concetto: per mostrar ch'i' sia buon, lor fo carezza). I vocabolari non danno altri esempi del termine; feintise è diffuso nel Roman de la Rose. Cfr. anche Fintamente.