Fioretta
Nell'intricatissimo problema delle donne delle Rime di D., F., protagonista della ballata Per una ghirlandetta, costituisce un nodo difficilmente solubile.
In primo luogo, non appare accertabile se si tratti di un nome proprio oppure di un senhal usato dall'autore in ossequio alle regole della poesia provenzale. A favore della seconda ipotesi depone un fatto: il nome femminile riprende il tema floreale della rima, anzi, par conseguire direttamente da esso. Comunque sia, F. sembra indicare la stessa persona che Violetta della ballata Deh, Violetta, che in ombra d'amore, seppure alcuni respingano questa identificazione. Inoltre D. chiamerebbe F. la prima donna dello schermo, la prima tra le donne amate, colei per cui egli compose le cosette per rima. Ad essa D. avrebbe pensato anche nel sonetto Guido, i' vorrei, contemporaneo al sirventese dove F. appare quella ch'è sul numer de le trenta (Vn VI). Ma se il consenso su questo punto è quasi generale, non bisogna dimenticare che più di un critico, soprattutto per il passato, ha rifiutato l'equazione prima donna dello schermo - Fioretta, e ha voluto quest'ultima, di volta in volta, maschera gentile di Beatrice, della Pargoletta e della Pietra (che tuttavia sembra da escludere perché quello per la Pietra è un altro genere di poesia, con tono più sensuale e con più complessa abilità artistica [Barbi]). In ultima analisi, non è forse del tutto essenziale scoprire chi sia F. perché, se la questione vela l'altra, generale e in verità assai delicata, del rapporto tra realtà storica e poesia nelle Rime di D. e della misura di validità di siffatte indicazioni storiche e biografiche, rimane sempre nelle discussioni un margine di oziosità, perché la vera o falsa realtà anagrafica della donna niente toglie in fondo alla sua autenticità di figura poetica.