fioroniano
s. m. Sostenitore di Giuseppe Fioroni, ministro della Pubblica Istruzione dal 2006 al 2008.
• per Antonello Giacomelli, Gero Grassi e Donato Mosella (un franceschiniano, un fioroniano e uno dell’Api), le tesi di [Luciano] Neri «sono strampalate e molto gravi allo stesso tempo» e si tratterebbe solo di una «polemichetta a fini di pubblicità personale». (Rudy Francesco Calvo, Europa, 16 giugno 2012, p. 3, News Analysis) • È vero che [Angelino] Alfano garantisce che sulla legge dei sindaci è pronto a chiudere subito. […] Ma [Matteo] Renzi non si fida. La paura è che dicendo un sì formale, ma non sostanziale alla legge del sindaco Alfano punti solo a far chiudere la porta in faccia a [Silvio] Berlusconi. Magari utilizzando anche pezzi del Pd: alla Camera ci sono due testi su questo modello del fioroniano Simone Valiante e del bindiano Michele Nicoletti. Porta che invece deve rimanere aperta per il Pd. (Vladimiro Frulletti, Unità, 10 gennaio 2014, p. 7, Politica) • Ma l’accordo tra i democratici resta tutto da scrivere: i primi a muoversi saranno i fioroniani (mercoledì una quarantina di parlamentari incontrerà il vice segretario Lorenzo Guerini), poi giovedì mattina sarà la volta della minoranza. (Giovanni Palombo, Secolo XIX, 13 gennaio 2015, p. 7, Radar).
- Derivato dal nome proprio (Giuseppe) Fioroni con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
- Già attestato nel Corriere della sera del 27 luglio 2006, p. 12, In primo piano (Maria Teresa Meli).