FIPRESCI
Acronimo di Fédération Internationale de la Presse Cinématographique, associazione internazionale di critica cinematografica, fondata a Bruxelles il 6 giugno 1930, per iniziativa di un gruppo di giornalisti belgi, francesi e italiani in occasione del Congrès international du cinéma, tenuto al Palais des académies della capitale belga.
La risoluzione improvvisa dei suddetti critici a istituire la F. (nome suggerito dagli italiani nel 1931 a Roma durante il II Congresso internazionale della federazione) soddisfece, dopo un lungo periodo di faticose trattative, l'aspettativa della critica cinematografica di un proprio organismo internazionale in grado di difendere la dignità della categoria professionale e di promuovere e diffondere il cinema come vera forma d'arte. L'idea di un'associazione internazionale era infatti nata nel 1926, dopo che nel 1925 alcuni giornalisti francesi e belgi si erano riuniti nell'Association professionelle de la presse cinématographique, accarezzando al tempo stesso un progetto scevro di confini nazionali. Nel corso del Congrès du cinéma, organizzato all'Institut de coopération intellectuelle, a Parigi, dal 27 settembre al 3 ottobre 1926, giornalisti di vari Paesi sottoscrissero un comunicato nel quale auspicavano la nascita di una federazione internazionale della stampa cinematografica, al tempo stesso centro di informazione e baluardo dei sostenitori della settima arte.
L'intento principe era quello di trasformare la critica cinematografica da trattazione apologetica in senso commerciale e pubblicitario dei film recensiti a pratica realmente interpretativa del fatto cinematografico; in altre parole riconoscere e far riconoscere, come già accaduto nelle altre discipline artistiche, un'esperienza critica, connotata da suoi specifici metodi di indagine e valutazione, eliminando qualsiasi improvvisazione dilettantesca. I primi tentativi di riflessione sul cinema dovevano essere riportati nell'alveo di una interpretazione critica e di una percezione specializzata sul nuovo mezzo espressivo, in grado di concentrarsi sulle potenzialità artistiche dei film e tradurle poi sulla pagina. In un contesto di più decisa definizione professionale, la F. stabilì per statuto tra i suoi obiettivi l'affermazione, con ogni mezzo, della libertà della critica e dell'informazione cinematografica, la promozione e la diffusione del cinema come espressione artistica, culturale e civile, insieme alla definizione dei diritti e dei doveri specifici della critica e del giornalismo cinematografico.
L'iniziale scelta di strutturare la F. sulla base di un'adesione individuale venne sottoposta a revisione nel 1931, allorché da parte belga venne inviato alle varie associazioni nazionali un rapporto riguardante l'organizzazione della F. e un suo ripensamento. Al dibattito su tale documento seguì l'istituzione a Bruxelles, il 25 novembre dello stesso anno, di una commissione internazionale con il compito di progettare un riordino della federazione. Presentato ai giornalisti l'8 dicembre, il nuovo statuto internazionale, incentrato sull'adesione alla F. non più di singoli membri ma delle varie associazioni nazionali, fu approvato con qualche modifica nel 1932; esaurito il mandato, la commissione si sciolse il 2 luglio dello stesso anno.
Nei successivi congressi della F. vennero realizzati ulteriori cambiamenti: a Parigi, nel corso del IV Congresso del gennaio 1933, furono assegnati al Belgio la tesoreria e il segretariato generale della federazione e venne decisa la creazione di una carta internazionale del giornalismo cinematografico; nel 1935, a Bruxelles, durante il V Congresso internazionale, tenuto all'Esposizione universale dal 29 maggio al 1° giugno, furono varati provvedimenti riguardanti la nascita dell'Institut international du cinéma éducatif (ICE) e di un centro di documentazione per i soci, oltre a iniziative che ribadivano la necessità di insistere sulla qualità professionale, nella critica come nella produzione cinematografica. Sempre nel 1935 venne attribuito per la prima volta, nel corso della Mostra internazionale del cinema di Venezia, il premio F., riconoscimento in seguito ambitissimo dai cineasti di tutto il mondo.
Negli anni Trenta il generale clima politico europeo, sempre più contraddistinto da oscuri presagi di imminenti tragedie belliche, condizionò anche la vita della federazione. Numerosi articoli pubblicati nel "Bulletin mensuel" negli anni 1936-1938, a firma di André Cauvin, Léon Duwaerts, Maurice Widy, provocarono reazioni polemiche in Germania e in Italia, e non fu facile per la F. mantenersi fedele al proprio mandato di libertà giornalistica e difesa dei diritti professionali. All'indomani dell'Anschluss nazista dell'Austria e dell'invasione della Polonia, la F. fornì ai propri membri perseguitati un transitorio rifugio in Belgio. Composta, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, di sette sezioni nazionali (Austria, Belgio, Cecoslovacchia, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo) e di nove Paesi rappresentati da soci individuali (opzione permessa nello statuto in assenza di associazioni nazionali), alla fine del conflitto furono i giornalisti belgi e francesi a prodigarsi nuovamente per un riavvicinamento internazionale delle varie entità locali all'interno della federazione. La volontà di rilanciare la F. portò all'elezione nel 1946, al Festival di Cannes, di una nuova direzione, composta da Dillyss Powell, Marc Turfkruyer, Duwaerts, Widy. Sotto il segno della capacità diplomatica e dello slancio del segretario Denis Marion, la F. iniziò nell'immediato dopoguerra la sua instancabile attività di studio e lavoro sul cinema, che, nel corso degli anni, avrebbe condotto all'organizzazione di numerosi laboratori e seminari sulle estetiche e le politiche cinematografiche.
Oltre al tradizionale premio della critica, presente in trentacinque festival, la F. attribuisce l'European Film Award of the Critics (premio incluso nell'European Film Awards, organizzato dall'European Film Academy) e, dal 1999, il premio Film of the Year (detto anche Grand prix). Più di quarantacinque sono le sezioni nazionali affiliate alla F., la cui segreteria ha sede nella città di Monaco; i membri sono quasi tutte le associazioni di critica cinematografica europee, canadesi, statunitensi, e di gran parte di quelle dell'Asia e dell'America Latina. Si riunisce annualmente, in genere a Saint-Vincent in occasione dell'attribuzione delle Grolle d'oro, per una verifica dello stato della federazione.
Fédération internationale de la presse cinématographique, La FIPRESCI. Cinquante ans au service de la critique de cinéma, Paris 1981.