Firenze
Al censimento del 2001 la popolazione residente nel comune di F. risultava di 356.118 ab. (−11,7% rispetto al 1991). Tuttavia la cosiddetta area urbana fiorentina si estende su un ambito molto più vasto, che include una decina di comuni, (495 km2 con 600.000 ab. circa); il tessuto è il risultato di vari fenomeni: le dimensioni limitate del comune di F. e le sue caratteristiche orografiche, le politiche urbanistiche di protezione degli spazi collinari, la disponibilità di spazi pianeggianti nei comuni di prima e seconda cintura, che hanno attirato l'edilizia residenziale e gli insediamenti industriali. La componente quantitativamente più rilevante dell'economia locale è rappresentata dai servizi, con forte prevalenza di quelli legati al turismo. Ma la realtà fiorentina è caratterizzata anche in senso industriale, con un ampio tessuto di piccole e medie imprese operanti in molteplici attività (pelletteria, tessile, abbigliamento, meccanica, chimica). Alla crisi di alcune produzioni tradizionali ha fatto riscontro, a partire dagli anni Novanta del 20° sec., lo sviluppo di iniziative rivolte al settore più innovativo (alta tecnologia) e all'artigianato di qualità connesso con il sistema moda.
Le potenzialità di sviluppo dell'area fiorentina, legate alla crescita impetuosa del turismo di massa (che ha superato nel comune centrale il tetto dei 6 milioni di presenze annue) e alla solida tradizione produttiva, incontrano seri vincoli territoriali, il principale dei quali è l'esigua dimensione del comune centrale (e in particolare del centro storico), con rischi di congestionamento, di 'banalizzazione terziaria', di degrado della qualità urbana e delle condizioni di vita degli abitanti.
Nel 2001 è stato avviato un piano strategico dell'area che prevede, entro l'anno 2010, un complesso di interventi di carattere strutturale: la realizzazione di un nuovo centro polifunzionale nell'area di Castello; il trasferimento di una parte delle facoltà universitarie e di tutti gli affari giudiziari dal centro storico all'area di Novoli; riqualificazione di zone periferiche; recupero di ex aree industriali e delle vecchie carceri delle Murate; infine riordino del sistema della mobilità.