FISICOTEOLOGIA (dal gr. ϕυσικός "fisico" e ϑεολογία "teologia")
Termine coniato da William Derham, che nella sua Physico-Theology, or a Demonstration of the Being and Attributes of God from his Works of Creation (1713) designò con esso (per usare la definizione del Kant, che nella Critica del giudizio lo rimise in onore) "il tentativo della ragione di dedurre dai fini della natura la causa suprema della natura stessa, e le sue proprietà". L'argomento "fisicoteologico" dell'esistenza di Dio non differisce con ciò dall'argomento "teleologico", quale appare p. es., nella sua prima insigne formulazione, nella metafisica aristotelica: mentre si distingue dal cosiddetto "argomento fisico" in quanto quest'ultimo, pur deducendo egualmente l'esistenza di Dio dalla costituzione della natura, non considera la divinità come necessario termine finale del divenire cosmico, bensì come necessario punto di partenza della catena causale onde esso consiste.