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FITZGERALD, Edward, lord

di Piero Rebora - Enciclopedia Italiana (1932)
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FITZGERALD, Edward, lord

Piero Rebora

Patriota irlandese, quinto figlio di Giacomo primo duca di Leinster, nacque a Carton House, presso Dublino, il 15 ottobre 1763. Entrato nell'esercito, prese parte giovanissimo alle guerre d'America, dove fu gravemente ferito. Viaggiò poi in Spagna; indi, in seguito a una delusione amorosa, sì recò nel Canada, dove compi l'esplorazione di zone sconosciute studiando le costumanze dei pellirosse. Tornato in Irlanda, s'immerse nella vita politica, prendendo viva parte alle lotte del parlamento quale deputato. Nel 1792 si recò a Parigi, dove visse con Thomas Paine e assistette alle fasi più acute della rivoluzione, assorbendo con entusiasmo i principi rivoluzionarî, tanto da ripudiare ufficialmente il suo titolo nobiliare; e per questo fatto venne espulso dall'esercito inglese. Nel 1792 sposò Pamela, una protetta di Madame de Genlis, che pare fosse in realtà una figlia naturale di questa, avuta da Luigi Filippo d'Orléans. Ritornato in Irlanda, si arruolò negli United Irishmen, l'associazione che lottava per la proclamazione d'una repubblica irlandese indipendente. Poco dopo intavolò trattative con i Francesi per organizzare uno sbarco armato nell'isola, e quindi si recò ad Amburgo con Arthur O'Connor a complottare l'insurrezione con Reinhard, rappresentante del direttorio francese nelle città anseatiche. Il risultato di tali approcci fu la fallita spedizione nella baia di Bantry, tentata dal generale Hoche nel dicembre del 1796. Intanto la trama del complotto veniva infittendosi; ma le armi per una rivolta erano scarsissime, e il successo della ribellione era subordinato all'intervento o almeno a una fornitura di armi da parte della Francia. Ma le trattative si tiravano in lungo senza risultati; e intanto bande di spie e d'informatori rendevano la situazione dei ribelli sempre più grave. Molti di essi vennero arrestati prima che la ribellione, anticipata al 24 maggio 1798, avesse inizio. Sulla testa del F. venne posta una taglia. Egli avrebbe potuto fuggire sul continente, ma preferì non abbandonare i ribelli. Denunciato da un traditore il 19 maggio, venne cercato nel suo nascondiglio a Dublino e arrestato dopo violenta lotta nella quale restò mortalmente ferito. Quindici giorni dopo F. morì di ferite nella prigione di Newgate a Dublino. Le sue proprietà furono confiscate; la moglie, espulsa, sposava più tardi un console americano e moriva nel 1831 a Parigi.

Bibl.: Ida A. Taylor, The Lefe of lord E. F., Londra 1903; G. Campbell, Edward and Pamela Fitzgerald, Londra 1904; R. R. Madden, The United Irishmen, voll. 7, Dublino 1842-46.

Vedi anche
Amburgo (ted. Hamburg) Città della Germania (1.743.627 ab. nel 2006; 2.549.338 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana); costituisce amministrativamente un piccolo Land. Sorge a circa 100 km dal Mare del Nord, sulla riva destra dell’Elba alla confluenza dell’Alster, che si allarga in due bacini (Binnen-Alster ...
Vocabolario
lord
lord ‹lòod› s. m., ingl. [propr. «signore», dall’ingl. ant. hlāford «custode del pane»] (pl. lords ‹lòod∫›; in ital. per lo più adattato nella pronuncia in lòrd, col pl. invar. o, in passato, raram. lòrdi). – Titolo che viene dato in Gran...
lordare
lordare v. tr. [der. di lordo] (io lórdo, ecc.). – Rendere lordo, imbrattare di materie repellenti: è vietato di l. sotto pena di multa o arresto (scritta murale frequente un tempo agli angoli di molte strade.) Anche, semplicem., sporcare,...
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