• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ORANGE, Fiume

di Umberto Toschi - Enciclopedia Italiana (1935)
  • Condividi

ORANGE, Fiume (A. T., 120)

Umberto Toschi

Il maggiore corso d'acqua dell'Africa australe; si svolge con larghe divagazioni in direzione da E. a O. attraversando quasi tutta la fascia del continente compresa fra i paralleli 28° e 31° S., dacché i suoi rami sorgentizi s'intagliano sul versante interno della Grande Scarpata all'orlo del Massiccio Basuto, circa 200 km. dalla costa dell'Oceano Indiano, e la foce è nell'Atlantico, dopo almeno 2100 km. di corso. ll bacino è anche molto esteso, ma di difficile determinazione nei suoi limiti, poiché vi si possono aggregare vaste superficie aride o semiaride, prive in realtà di scolo superficiale. Comunque, l'estensione media supera 1 milione di kmq. Il ramo sorgentizio principale, il Senku, ha origine a oltre 3000 m. s. m. nel fianco meridionale del Mont-aux-Sources. Corre quindi a sud-ovest, ricevendo da sinistra i primi affluenti dai M. dei Draghi e da destra quelli minori dei M. Maluti; poi volge a O. ed entra nella grande piattaforma, essendo sceso a 1600 m. s. m. in poco più di 300 km. di corso. Circa 70 km. più a valle l'Orange è raggiunto dal primo dei grandi affluenti di destra, il Caledon, pur esso originato dal Mont-aux-Sources (ma sul versante occidentale) e ricco di acque perenni. Dopo altri 350 km. di corso, prima verso SO. poi con un brusco gomito a NO., l'Orange riceve l'altro ancor maggiore affluente, il Vaal, sceso dai M. dei Draghi settentrionali e lungo a sua volta circa 1200 km. Di minore sviluppo, per quanto abbastanza forniti di acque, sono gli affluenti di sinistra, che provengono dagli Storm Bergen e dagli Zuur Bergen. A valle della confluenza col Vaal si può considerare iniziato il corso inferiore, che procede a O. con ampî meandri attraverso gli aridi piani sabbiosi dei Beciuana, dei Boscimani e dei Namaqua, dove il fiume affonda sempre più il proprio alveo. Nessun affluente perenne raggiunge in tutto questo tratto l'Orange: solo eccezionalmente i grandi alvei testimoni di un'antica idrografia (Molopo e suoi affluenti al N., Hartebeeste al S.) recano acque piovane fino al fiume. Questo anzi nel lungo tratto desertico assottiglia notevolmente la sua portata per effetto dell'intensa evaporazione. Dopo la confluenza del Hartebeeste il paese intorno tende a rialzarsi e il fiume deve farsi strada con successivi gradini, fra i quali primeggia la serie delle cascate Aughrabies o Cento Cascate, con un dislivello di 120 m. in 25 km. A valle delle cascate, l'alveo si mantiene profondamente inciso in gole, le quali assumono un andamento sempre più contorto nell'accostare e nell'attraversare il margine litoraneo rialzato. La stretta striscia piana costiera è infine rapidamente percorsa e con una foce semplice, per quanto ingombra di isolette e banchi, l'Orange raggiunge l'Atlantico al 28° 37′ lat. sud e 16° 30′ long. est. L'accesso alle navi è generalmente impedito, e deficiente è la navigabilità del fiume anche all'interno, nel tronco inferiore per la scarsità dell'acqua e le cascate, in quello superiore per la varia portata e l'accidentalità del fondo.

Sono ignoti i nomi degli Europei i quali giunsero per primi alle sponde dell'Orange, nel suo tratto più vicino al mare. In seguito alle prime incursioni nel Piccolo Namaqualand (1685, 1704, 1705) e alla scoperta colà di giacimenti di rame, esploratori e cacciatori movendo all'intorno e verso il N. portarono notizia del grande fiume settentrionale. Soltanto nel 1761, a riconoscerlo, venne inviata dal governo olandese del Capo una spedizione comandata dal capitano E. Hop, che peraltro si limitò ad attraversare il fiume e a seguirlo per breve tratto. Esso era indicato dagli Ottentotti col nome di Garib (grande acqua), dagli Europei con quello corrispondente di Groote-Rivier (grande fiume). Del corso medio-superiore ebbe primo notizia da indigeni il naturalista svedese Andrea Sparrman, durante la sua esplorazione degli Sneeuw Bergen (1776). Sulle sue indicazioni R. J. Gordon raggiungeva il "grande fiume" e gli dava l'odierno nome in onore del principe di Orange (1777). La foce fu esplorata nel 1779 dal Gordon stesso e da W. Paterson. Altre esplorazioni del basso corso furono fatte dal naturalista Fr. Le Vaillant (1781-1785). Sul finire del secolo venivano inviate missioni oltre l'Orange. L'attività dei missionarî e l'esodo, poco di poi iniziato, dei Boeri dal Capo verso il N. (1810-1820, Grande Trek del 1836) condussero al completo riconoscimento del fiume e alla scoperta dei suoi principali affluenti di destra. Primo e principale tra questi pionieri, J. Campbell raggiungeva nel 1813 il Harts e, discendendolo, riconosceva tutto il corso di questo, poi quello del Vaal dalla sua confluenza e quindi dell'Orange fino alle grandi cascate di Aughrabies. Le sorgenti furono raggiunte per la prima volta nel maggio 1836 dai missionarî protestanti francesi T. Arbousset e F. Damas.

Bibl.: Nouvelle description du Cap de Bonne Espérance, Amsterdam 1778; W. Paterson, A Narrative of Four Journeys into the Country of the Hottentots and Caffraria in the years 1777-1778-1779, Londra 1789; J. Campbell, Travels in South Africa, Londra 1815; T. Arbousset e F. Damas, Relation d'un voyage d'exploration... en 1836, Parigi 1842.

Vedi anche
Vaal Fiume della Repubblica Sudafricana (1200 km), principale affluente dell’Orange, che supera per lunghezza di corso, restandogli inferiore per portata. Nasce dal versante occidentale dei Monti dei Draghi e si getta nell’Orange 11 km a SO di Kimberley. Notevole l’utilizzazione per la produzione idroele... Africa Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.  ● Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’Africa cominciò a essere considerata un continente a parte solo a partire dal 4° sec. a.C. Più tardi, ... Ottentotti Nome dato dagli Olandesi a una popolazione indigena dell’Africa australe, che all’epoca dei primi stanziamenti olandesi (17° sec.) occupava in masse cospicue la regione del Capo di Buona Speranza. Forzate migrazioni, persecuzioni da parte degli Europei, lotte intestine e carestie ne hanno grandemente ... Kimberley Città della Repubblica Sudafricana (194.898 ab. nel 2001), capoluogo della provincia del Capo Settentrionale, posta presso il confine con l’Orange, a 1123 m s.l.m. in un altopiano nudo e desolato. Sorta nel 1870 in seguito alla scoperta di giacimenti diamantiferi, è tuttora il principale centro diamantifero ...
Altri risultati per ORANGE, Fiume
  • Orange
    Enciclopedia on line
    Regione storica del Sudafrica, estesa quasi interamente tra il fiume Vaal a O e a N e il fiume Orange a S. Abitata da tribù seminomadi di Bantu, la regione conobbe dopo il 1836 un massiccio insediamento di coloni Boeri, fuggiti dalla Colonia del Capo per sottrarsi alle vessazioni dell’amministrazione ...
Vocabolario
orange wine
orange wine (Orange Wine) loc. s.le m. Vino di colore aranciato, frutto della particolare lavorazione di uve a bacca bianca, macerate a contatto con le bucce in modo da estrarne le sostanze che daranno al vino la colorazione particolare...
vertice-fiume
vertice-fiume (vertice fiume), loc. s.le m. Incontro al vertice di durata eccezionalmente lunga. ◆ [tit.] La Caporetto dell’Ulivo / Un vertice fiume del centrosinistra non decide nulla (Liberazione, 31 gennaio 2002, p. 1, Prima pagina)...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali