VACCA, Flaminio
Scultore, nato a Roma circa l'anno 1538, ivi morto nel pontificato di Clemente VIII (1592-1605). A Roma lasciò varie opere, tra cuì la statua di S. Francesco d'Assisi nella cappella Sistina di Santa Maria Maggiore; le statue di S. Giovanni Battista e di S. Giovanni Evangelista nella Chiesa Nuova; un Angelo in S. Giovanni in Laterano; un Angelo al Gesù; uno dei Tritoni di marmo nella Fontana del Moro a Piazza Navona, e nella Fontana dell'Acqua Felice a Termini il bassorilievo con una storia di Gedeone. Carattere comune di tutte queste sculture è una pesantezza di forme, che si unisce a un certo impaccio nel trattare il marmo; né il ricordato S. Francesco d'Assisi, che si può considerare l'opera più riuscita del V., è immune di questi difetti nella inadeguata espressione del sentimento estatico. Fuori di Roma si ricorda del V. un Leone nella Loggia dei Lanzi a Firenze.
Le sue Memorie di varie antichità trovate in diversi luoghi della città di Roma, pubblicate nel 1704 in appendice alla Roma antica di Famiano Nardini, sono ricche d'interesse per la storia degli scavi di Roma.
Bibl.: G. Baglione, Le Vite de' pittori, scultori et architetti, ecc., Roma 1642, pp. 71-72; Fr. Gasparoni, La casa di F. V., scultore e antiquario, in Il Buonarroti, II (1867), pp. 108-111; A. Bertolotti, Un lavoro dello scultore F. V., in Gori, Archivio, IV (1880), p. 115; R. Lanciani, Storia degli scavi di Roma, Roma 1902-12; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, X, iii, Milano 1937, pagine 687-89.