SEVERO, Flavio Valerio (Flavius Valerius Severus)
Imperatore romano dal 305 al 307 d. C. Illirico, di rozzi costumi, per il favore di Galerio il 1° maggio 305 fu nominato a Milano Cesare dell'Augusto Costanzo. Fu allora che egli dovette assumere i nomi di Flavio, che lo caratterizza come figlio adottivo di Flavio Costanzo, e di Valerio, che ne indica l'appartenenza alla dinastia dioclezianea. Come sfera di amministrazione gli furono assegnate le diocesi d'Italia, d'Africa e di Pannonia. Dopo la morte di Costanzo, nel 306 S. fu elevato alla dignità di Augusto, ricevendo in aggiunta agli altri territorî la Spagna. Incaricato da Galerio di abbattere l'usurpazione di Massenzio, S. mosse da Milano con un grosso esercito e si presentò dinnanzi a Roma. Ma la maggior parte delle truppe e perfino il suo prefetto del Pretorio Anullino lo tradirono, passando dalla parte di Massenzio. Con pochi resti del suo esercito, S. fuggì a Ravenna. Invece di aspettare l'aiuto di Galerio si lasciò poi indurre da Massimiano, che gli garantì salva la vita, a capitolare e a rimettergli la porpora. Fu condotto a Roma come prigioniero e internato alle Trestabernae, sulla Via Appia, per servire come ostaggio contro Galerio. Durante la guerra con questo Massenzio lo fece uccidere il 16 settembre (?) 307.
Bibl.: O. Seeck, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II A, coll. 2002-2003; id., Geschichte des Untergangs der antiken Welt, I, 4ª ed., Stoccarda 1921, pp. 40-43, 75, 77, 82-86, 88, 92, 464-65, 485-87; E. Stein, Geschichte des spätrömischen Reiches, I, Vienna 1928, pp. 123-127; E. Groag, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XIV, coll. 2426-2429, 2433.