FLAVIO VITTORE (Flavius Victor)
Figlio di Massimo, fu proclamato augusto dal padre in Treviri e governò le Gallimente il padre combatteva in Italia contro Valentiniano II. Dopo l'uccisione del padre, Arbogaste, mandato da Teodosio, catturò e mise a morte F. V. nel 388.
Il ritratto, noto dalle monete, lo presenta con viso allungato, giovanile, dominato dall'occhio enorme e dal naso affilato, con capelli a zazzera rigonfia cinti dal diadema. Impersonale e stilizzato si ispira persino talora a quello di Valentiniano II. Interessante, sebbene non certo indicativo per una ricerca iconografica, il tipo del rovescio di talune monete con la leggenda Bono Reipublicae Nati, in cui F. V. appare seduto in trono accanto a Massimo sorreggendo insieme con lui il globo.
Appare assolutamente inaccettabile l'ipotesi che lo si possa riconoscere in uno degli Augusti della base dell'obelisco di Teodosio a Costantinopoli.
Bibl.: H. Cohen, Monn. Emp., VIII, 1892, p. 190 ss.; R. Delbrück, Spätantike Kaiserporträts, Berlino 1933, pp. 29, 93, 189, tav. 16.