CHRYSEROS, Flavius (Φλ. Χρυσέρως)
Scultore di Afrodisiade, del II sec. d. C., attivo a Roma dove assunse nome romano, posto innanzi al proprio. La sua firma appare sulla base di 4 statue in marmo d'Afrodisiade, rinvenute frammentarie a Roma, nella cosiddetta via delle Sette Sale, due delle quali sono state ricomposte a Copenaghen; probabilmente si trattava di quattro divinità, di cui ci rimangono Posidone ed Helios. Il materiale pare sicuramente marmo di Afrodisiade, mentre le basi, secondo il Visconti, erano in marmo lunense. Dai caratteri epigrafici pare che Ch. fosse posteriore al compatriota Flavius Zenon; dall'esame stilistico delle opere si deduce una datazione intorno al periodo antoniniano; dato il gentilizio, l'età di Ch. non può essere anteriore al periodo dei Flavi.
Bibl.: C. L. Visconti, in Bull. Arch. Municipale, XIV, 1886, p. 319; I. G., XIV, 1273-6; C. Robert, in Pauly-Wissowa, III, 1899, c. 2495, s. v.; M. Squarciapino, La scuola di Afrodisia, Roma 1943, p. 13, nn. 10-13; G. M. A. Richter, Three Critical Periods, Oxford 1951, p. 56.