ZENON, Flavius (Φλαούιος Ζήνων)
Scultore di Afrodisiade, nobile e sommo sacerdote, divenuto cittadino romano col nome di Flavius.
È noto da numerose iscrizioni, tutte da Roma, delle quali alcune pertinenti a frammenti di statue ora dispersi (I. G., xiv, 1268, 1269; E. Löwy, I.G.B., n. 364), altre nel gruppo di sedici firme di scultori di Afrodisiade rinvenute in via delle Sette Sale. Delle sculture ricostruite nella Gliptoteca Ny Carlsberg di Copenaghen, l'Eracle ed il Satiro con Dioniso bambino, sono di Z., ma le parti antiche sono pochissime e la restituzione delle figure arbitraria. I frammenti originali delle gambe del satiro richiamano l'anatomia dei centauri di Aristeas (v.) e Papias; la testa dell'Eracle non ha la pupilla incisa: la formazione di Z. potrebbe essere pertanto anteriore a quella dell'altro scultore meglio noto del complesso di via delle Sette Sale, Flavius Chryseros, che sembra attivo in età antonimana.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. Griech. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 575; E. Löwy, I.G.B., p. 257 s.; Ch. Picard, Manuel, II, p. 341; M. Squarciapino, La scuola di Afrodisia, Roma 1943, pp. 14 s.; 20; 22; 41 s., tav. A, a; G, a; XII, a. b; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXXVI, 1947, p. 463, s. v. Z. IV; F. Poulsen, Cat. of Ancient Sculpture in the Ny-Carlsberg Glyptothek, Copenaghen 1951, nn. 521-527; J. M. C. Toynbee, Some Notes on Artists in the Roman World, Bruxelles 1951, p. 30 s.; G. M. A. Richter, Three Critical Periods in Greek Sculpture, Oxford 1951, p. 47, figg. 93, 95.
)