FLEGIAS (Φλεγύας, Phlegy̆as)
È il leggendario eponimo del popolo tessalico dei Flegi, figlio di Ares e di Dotide o secondo altri di Ares e di Crise. Taluno crede invece sia stato l'eponimo di Flegia, città poco lontana da Orcomeno, e che di là sia poi passato in Tessaglia. Tracce di Flegias s'incontrano pure ad Epidauro, nella Focide e in Arcadia. Nel canto XIII dell'Iliade ci vien rappresentato Are che muove in guerra contro i Flegi. Nell'inno omerico ad Apollo Flegias abita presso la palude Copaide (allusione alla città di Flegia). Ma il testo più importante che lo riguarda è la terza Pitica di Pindaro, dov'egli è padre di Coronide, che abita la pianura Dotia presso la palude Bebidea. Coronide diviene per opera di Apollo madre di Asclepio. Si capisce pertanto che, quando il culto di Asclepio assunse tanta importanza in Epidauro, si tentasse di mettere Flegias in relazione con Epidauro. Flegias è violento e rapace: la più famigerata delle sue incursioni e razzie è quella che portò i Flegi a distruggere Delfi; donde la terribile punizione di Flegias nell'inferno, attestataci in particolare da Virgilio, da Stazio e da Valerio Flacco. Nell'inferno dantesco Flegias è il traghettatore sulla palude dei violenti.