flexicurity
Strategia integrata finalizzata allo sviluppo contemporaneo della flessibilità (➔) e della sicurezza nel mercato del lavoro.
L’obiettivo della f. (it. flessicurezza, crasi dei termini ‘flessibilità’ e ‘sicurezza’) è quello di conciliare le esigenze delle imprese in termini di minore rigidità del mercato del lavoro con il bisogno di sicurezza dei lavoratori. Si caratterizza, quindi, per una elevata flessibilità in materia di assunzioni e licenziamenti, accompagnata da una altrettanto elevata sicurezza per gli individui disoccupati, grazie alla presenza di ammortizzatori sociali che forniscano adeguati strumenti di sostegno al reddito e a un efficace sistema di formazione che faciliti le transizioni da un impiego all’altro. L’idea alla base della f. è dunque quella di cambiare prospettiva, passando dalla sicurezza del posto di lavoro (lo stesso per tutto il ciclo lavorativo) alla sicurezza del lavoratore, cioè il mantenimento di possibilità occupazionali nel corso dell’intera vita attiva. Nasce dall’esigenza di sviluppare strategie complessive che migliorino l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese a un mercato del lavoro più flessibile, a causa delle forti pressioni competitive intervenute a partire dagli ultimi decenni del 20° sec., attraverso riforme basate su un approccio integrato adeguatamente adattato alle situazioni nazionali e agli specifici contesti istituzionali.
Tradizionalmente sono state formulate due ipotesi differenti relativamente al legame tra sicurezza del lavoro e flessibilità. La prima è la cosiddetta ipotesi del trade off, secondo la quale vi è una relazione negativa tra flessibilità e sicurezza: i modelli lavorativi flessibili sono in conflitto con la sicurezza del lavoro e un alto livello di sicurezza può essere ottenuto solo a costo di un’elevata rigidità. Una visione opposta è alla base dell’ipotesi di f., secondo cui la flessibilità e la sicurezza non sono in contraddizione, ma possono sostenersi a vicenda attraverso appropriate istituzioni del mercato del lavoro.
Il modello di f. è stato realizzato inizialmente dalla Danimarca. Il sistema danese viene raffigurato attraverso il cosiddetto ‘triangolo d’oro’ della f., il quale combina elevata flessibilità numerica (grazie a una legislazione di protezione all’impiego poco stringente), sicurezza sociale (➔), sotto forma di un generoso sistema di sussidi di disoccupazione, e politiche attive del lavoro, finalizzate principalmente alla formazione (➔) e al retraining, per rafforzare l’occupabilità, e al sostegno dell’attività di ricerca dell’occupazione.
Le istituzioni europee hanno a più riprese invitato a implementare il modello della flexicurity. La motivazione di fondo è data dalla necessità di raggiungere gli obiettivi della rinnovata strategia di Lisbona (➔ Lisbona, strategia di), in particolare posti di lavoro più numerosi e migliori, e nel contempo di ammodernare il modello sociale europeo. La Commissione europea e gli Stati membri hanno raggiunto un consenso sul fatto che è possibile concepire e attuare politiche di f. attraverso 4 componenti: forme contrattuali flessibili e affidabili mediante una normativa del lavoro, contrattazioni collettive e un’organizzazione del lavoro più moderne; strategie integrate di apprendimento lungo tutto l’arco della vita, per assicurare la continua adattabilità e occupabilità dei lavoratori, in particolare di quelli più vulnerabili; efficaci politiche attive del mercato del lavoro, che aiutino le persone a fare fronte a cambiamenti rapidi, riducano i periodi di disoccupazione e agevolino la transizione verso nuovi posti di lavoro; sistemi moderni di sicurezza sociale, che forniscano un adeguato supporto al reddito, incoraggino l’occupazione e agevolino la mobilità nel mercato. Questo include un’ampia copertura delle prestazioni sociali (indennità di disoccupazione, pensioni e assistenza sanitaria) che aiutano gli individui a conciliare il lavoro con le responsabilità private e familiari, come, per es., la cura dei figli. La f. è un elemento cruciale delle linee guida e della strategia europea per l’occupazione (➔ employment strategy).