flexitariano
s. m. Vegetariano flessibile, che non rinuncia del tutto alle proteine animali.
• I flexitariani […] sono coloro che fanno della flessibilità una loro caratteristica peculiare: in pratica sono i quasi-vegeteriani, che per ragioni etiche, salutistiche o ambientalistiche stanno riconvertendo le loro abitudini alimentari onnivore verso un regime semivegetariano, consumando proteine animali solo sporadicamente. Il motivo di questa storica inversione di rotta nelle abitudini alimentari, che coinvolge in particolare gli americani, sarebbe da ricercare non tanto nell’aumento dei prezzi di suini, bovini e pollame o nella crisi economica, ma in una nuova consapevolezza etica e ambientale. (Repubblica, 30 agosto 2014, Bologna, p. XVIII) • La flessibilità è servita anche a tavola. In aumento soprattutto negli Stati Uniti, con alte concentrazioni a Hollywood, i flexitariani (parola che nasce dall’unione dei due aggettivi inglesi «flexible» e «vegetarian») seguono uno stile alimentare di tipo prevalentemente vegetariano ma che non disdegna la presenza di proteine animali. Insomma non bandiscono in modo categorico dai loro menù la carne e tutti i prodotti di origine animale, ma tendono a dar loro un ruolo marginale, consumandoli in modo sporadico. (Messaggero Veneto, 26 marzo 2015, p. 51) • [tit.] Non solo verdure per i «flexitariani» [testo] [...] Di sera, invece, le proposte sono più «flexitariane» come le linguine di farro con le «scarpette di Anzio» (seppioline) con spolverata di cardamomo. (Carlotta De Leo, Corriere della sera, 22 giugno 2017, Cronaca di Roma, p. 12).
- Adattato dal s. ingl. flexitarian.