FABBRI, Flora
Nacque a Firenze in data ignota ma presumibilmente nel primo quarto del sec. XIX, da Giovanni di nobile famiglia e noto coreografo, il cui padre Alessandro era stato a sua volta coreografo di successo, e da Adele Fallani.
All'età di cinque anni fu affidata all'insegnamento della danzatrice A. Torelli e, dopo pochi mesi, venne mandata alla scuola imperiale e reale di Milano, dove successivamente divenne una delle sei allieve predilette di C. de Blasis (alla Scala come insegnante di perfezionamento dal '37) soprannominate "Le Plejadi". La sua carriera ebbe inizio intorno al 1837 in ruoli di "mezzo carattere" in balletti con coreografie del padre; la troviamo infatti al teatro Apollo di Roma nella stagione di carnevale 1837-1838, dove prese parte ai balletti Oreste e I quattro caratteri di autore ignoto.
Dopo essersi fatta notare a Lugano al teatro Sociale nel balletto L'avarizia punita di V. Soffra esordì nel dicembre successivo al teatro La Fenice di Venezia, sostituendo Adelaide O'Bryan nel balletto Adelaide regina de' Longobardi di E. Viotti, riscuotendo grandi consensi dalla critica che sottolineò, in particolare, "il suo sbalzo straordinario, la sua gran leggerezza di punte e la sua non comune felicità di piroettare" (Il Pirata, 3 genn. 1840).
In quell'occasione conobbe il ballerino e coreografo Luigi Bretin, che sposò poco tempo dopo e con cui fece coppia fissa lungo quasi tutta la sua carriera.
Tornò quindi alla Fenice di Venezia nel ballo I figli del conte Olival di autore ignoto e nel giugno 1840 danzò alla Fiera di Padova nel balletto Corso Donati per la coreografia del padre. Nel 1841 partecipo a importanti balletti: in marzo danzò all'anfiteatro Mauroner di Trieste in Arianna e Bacco e La figlia del fattore, entrambe" di E. Viotti; ad aprile fu a Reggio Emilia ne L'orfana di Ginevra di D. Ronzani; in autunno al teatro Comunale di Bologna in Malvina e ne I pescatori di Napoli di E. Morosini, ottenendo ovunque entusiastici elogi.
Nel dicembre danzò al teatro Ducale di Panna ne Il Cid e in Raoul di Crequi di D. Serafini, destando l'ammirazione di Maria Luigia duchessa di Parma. Tra il maggio e il giugno del 1842 venne applaudita a Reggio Emilia ne L'assedio di Munkatsch di E. Monticini e in un non meglio identificato ballo di F. Regali alla presenza dei duchi di Modena. Tra l'agosto e il settembre dello stesso anno ottenne un grande successo al teatro della Concordia di Cremona, dove ballò ne I riti dell'Indostan di autore sconosciuto. Di qui passò al teatro Apollo di Roma dove, nella stagione di carnevale 1842-1843, fu ammiratissima ne La siffide di L. Bretin e nei balletti di D. Ronzani La styrienne e L'Otello. Sempre a Roma si produsse al teatro Alibert in La zingarella per la coreografia del padre in occasione dell'inaugurazione della stagione di carnevale 1843-1844 e subito dopo venne scritturata dal gennaio al marzo 1844 al teatro Grande di Trieste, dove partecipò ai divertissements di Roberto il diavolo di G. Meyerbeer, de La favorita di G. Donizetti, nonché al balletto Mirta di L. Bretin.
I primi mesi del 1845 la videro al teatro Regio di Torino nei balletti di E. Monticini La lampada magica (nella stessa serata in cui danzava Maria Taglioni), L'arciere e Carlo V. Il 30 maggio debuttò all'Opéra di Parigi nei divertissements di Roberto il diavolo, conseguendo il più lusinghiero successo della sua carriera.
La sua presenza sulle scene dell'Opéra continuò coi balletti Le Dieu et la Bajadère, in cui fu definita "...Una piuma accarezzata dal vento" (Il Pirata, 9 maggio 1845), e Le diable à quatre, su musiche di D. Auber (sett. 1845), balletto con cui debuttò due mesi dopo al Drury Lane di Londra, dove dimostrò che la sua grazia e la sua spontaneità erano le più evidenti doti di un talento non inferiore a quello di Fanny Essler e di Carlotta Grisi.
La F. rimase in Inghilterra lungo tutto il 1846, effettuando tournées a Brighton, Manchester, Liverpool, Birmingham, Bath, Bristol e Plymouth e tornando al Drury Lane di Londra in settembre con il balletto The offspring of flowers, per la coreografia del Bretin. Nel febbraio 1847 tornò all'Opéra di Parigi ne La jolie fille de Gand di F. Albert con L. Petipa e ballò in aprile anche al teatro del Vaudeville ne L'Otello, Furet e Ozay di G. Coralli, tornando all'Opéra nei divertissements della prima rappresentazione di Jérusalem di G. Verdi. Nel marzo 1848 debuttò al Covent Garden di Londra ne La reine des feux follets, danzando ancora in Follette e ne Le diable à quatre, in cui fu giudicata superiore a Carlotta Grisi.
Poco dopo fu di nuovo a Parigi, dove nel giugno 1848 ballò nella Silphide di F. Taglioni, nello stesso allestimento ideato anni prima per Maria Taglioni, dimostrando di non essere inferiore alla sua collega che da anni regnava incontrastata su quelle scene e in quel ruolo. Alla fine dell'anno era al teatro Regio di Torino ne Il proscritto della Polonia di A. Monticini e poi ne La figlia dei fiori (gennaio 1849). Dal 1849 al 1851 rimase in Francia e in Belgio, apparendo in balletti del suo repertorio (cui aggiunse La Peri, I cinque sensi, Paquita, Griselda e Zerlina di L. Petipa) e ancora nel ruolo della Gloria nel balletto Les nations di A. Mazilier.
Il 1852 la vide fino a luglio impegnata sui palcoscenici di Amburgo, Lipsia e Königsberg, mentre dall'autunno dello stesso anno fino al maggio del 1853 ballò nei principali teatri spagnoli, in particolare al teatro Oriente di Madrid, dove si esibì nella Giselle di J. Perrot e G. Coralli alla presenza della famiglia reale.
Le notizie relative all'attività della F. dopo il 1853 si fanno sempre più rare: si sa che nel 1857 danzava ancora a Parigi, al Théatre de la Porte-de-St-Martin, in Idalia, ou La fleur inconnue di G. Scaramelli, e che si ritirò dalle scene verso il 1860, trascorrendo il resto della sua vita a Robella, in provincia di Asti.
Resta ignota la data della sua morte.
La F. fu tra le più note interpreti del balletto romantico, da tutti giudicata di talento non inferiore a quello della Taglioni, di C. Grisi, di F. Essler e di F. Cerrito.
Fonti e Bibl.: Recens. in Il Pirata, 8 ott. 1839; 3 e 17 gennaio, 16 giugno 1840; 19 ottobre, 4 e 12 novembre, 10 dic. 1841; 18 e 22 febbraio, 27 maggio, 14 giugno, 9 agosto, 6 settembre, 7 ott. 1842; 31 genn. 1843; 2 e 22 marzo 1844; 10 e 24 gennaio, 11 aprile, 9 maggio, 4 luglio, 9 e 12 dic. 1845; 30 ott. 1846; 1° gennaio, 30 aprile, 18 maggio, 22 dic. 1847; 17 e 22 maggio, 28 giugno, 27 dic. 1848; 31 gennaio, 17 febbraio, 14 aprile, 15 dic. 1849; 19 gennaio, 21 settembre, 19 ott. 1850; 29 marzo 1851, 8 aprile, 5 agosto, 21 ottobre, 28 nov. 1852; 17 febbraio, 27 marzo, 14 aprile, 29 maggio 1853; F. Regli, in Strenna, 1843, p. 228; 1844, p. 113; 1845, p. 248; 1848, p. 297; 1857, pp. 36-39; C. de Blasis, Notes upon dancing, London 1847, pp. 120 s.; F. Regli, Dizionario biografico..., Torino 1860, pp. 188 s.; A. De Angelis, Ilteatro Alibert, o delle Dame, Tivoli 1951, p. 293; I. Guest, The romantic ballet of the second Empire, London 1955, pp. 39, 57, 124, 128; Enc, dello spettacolo, IV, coll. 1749 s.; L. Rossi, Diz. di balletto, Vercelli 1977, p. 90.