Crosby, Floyd
Direttore della fotografia statunitense, nato a New York il 12 dicembre 1899 e morto a Ojai (California) il 30 settembre 1985. Portò lo stile fotografico del primo documentarismo nel cinema di finzione, sperimentando questo modello negli esotici scenari di Tabu (1931; Tabù) di Robert J. Flaherty e Friedrich W. Murnau, che gli fece vincere un Oscar. Negli anni Cinquanta trasferì questo approccio nella produzione hollywoodiana corrente, conducendo il western verso la sua stagione adulta, con il realismo visivo di High noon (1952; Mezzogiorno di fuoco) di Fred Zinnemann, per il quale ottenne un Golden Globe. Fedele a una politica di indipendenza professionale, non accettò mai ‒ a differenza dei suoi colleghi ‒ contratti di lungo termine con i grandi studios, dai quali venne a sua volta guardato sempre con un certo distacco.
Da giovane aveva frequentato il New York Institute of Photography e aveva occasionalmente lavorato alla Borsa di Wall Street. L'amore per i viaggi e lo spirito d'avventura lo indussero nel 1928 a mettere la sua macchina fotografica al servizio dell'oceanografo W. Beebe in una spedizione a Haiti. Specializzatosi nella fotografia subacquea ed esotica, venne scritturato dalla Paramount Pictures come operatore per Tabu, nato dal conflittuale incontro di due grandi cineasti, Flaherty e Murnau. Il premio Oscar ricevuto nel 1932 per questo film non lo indusse tuttavia ad abbandonare le avventure vere per quelle messe in scena negli studi di Hollywood; come operatore e fotografo fu infatti al seguito di varie spedizioni: quella di W.J. La Varre in Brasile e in Guyana, di C. Bedaux in Canada, di V. Oppenheimer di nuovo in Brasile (del cui documentario, Matto Grosso del 1932, firmò anche la regia, insieme a John S. Clark Jr). Prese poi parte alla campagna documentaristica sui problemi sociali degli Stati Uniti ispirata al new deal e promossa dall'United States Film Service, che fu finanziata da vari enti federali e da una piccola casa di produzione progressista, la Frontier Film del regista Pare Lorentz: essa vide impegnati alcuni dei migliori specialisti statunitensi ed europei del genere. C. fu così operatore con Lorentz per The river (1937) e The fight for life (1940), con Joris Ivens per The power and the land (1940), e di nuovo con Flaherty per The land (1941; La terra). Durante la Seconda guerra mondiale vestì la divisa dell'aeronautica e girò, sotto la direzione di Lorentz, numerosi film didattici per l'addestramento dei piloti al combattimento. La vera svolta nella sua carriera avvenne nel 1951, quando lavorò nel suo primo film a soggetto, The brave bulls (Fiesta d'amore e di morte) di Robert Rossen, in cui viene narrata la vita dei toreri con un realismo ritenuto in seguito eccessivo. Si trasferì quindi a Hollywood, dove fu scritturato da Zinnemann come operatore di High noon, con l'esplicito compito di fornire del West un'immagine antiromantica, polverosa e verista, e di From here to eternity (1953; Da qui all'eternità), per il quale non fu tuttavia accreditato nei titoli di testa. Nonostante il successo di questi due premiatissimi film, C. uscì presto dal giro delle grandi produzioni. Nel 1954 entrò nella factory del regista e produttore indipendente Roger Corman, e nel corso di un decennio lavorò in una ventina dei suoi innovativi b-movies, sia in bianco e nero sia a colori; frequentò così i generi più disparati, ma finì con lo specializzarsi nelle rivisitazioni dei racconti di E.A. Poe, da House of Usher (1960; I vivi e i morti) a The pit and the pendulum (1961; Il pozzo e il pendolo) e The raven (1963; I maghi del terrore), tutti diretti da Corman, che restano memorabili per i violenti contrasti cromatici, ottenuti sfiorando pericolosamente la sottoesposizione del negativo e creando così l'impressione che i colori escano dal buio. Al di là della collaborazione con Corman, C. rimase comunque, anche in questo periodo, l'operatore alla cui competenza tutti si rivolgevano quando le vie della finzione incrociavano quelle del documentario: così lo vollero come direttore della fotografia aggiunto Zinnemann per Oklahoma! (1955), John Sturges per The old man and the sea (1958; Il vecchio e il mare), dall'omonimo romanzo di E. Hemingway, e Robert Parrish per The wonderful country (1959; Il meraviglioso paese). Dopo il 1963 collaborò con altri registi dell'American International Pictures, la casa di produzione di Corman, come Jacques Tourneur, Norman Taurog, Don Weis, William Asher, senza raggiungere tuttavia i livelli qualitativi degli horror degli anni precedenti. Si ritirò dall'attività cinematografica nel 1967.Ricca e principale fonte di informazioni sulla vita e l'attività di C. è il libro Long time gone: the autobiography of David Crosby, scritto nel 1988 dal figlio minore (noto folksinger del gruppo Crosby, Still, Nash & Young), insieme a C. Gottlieb.