fodrare
Forma sincopata per " foderare "; ricorre due volte nel Fiore, sempre nel discorso della Vecchia.
Dapprima in CLVIII 13 tu ti fodrai d'ermine e di vai, / e la tua borsa fia tuttor guarnita (la forma fodrai presenta il fenomeno della doppia sincope, ben noto al fiorentino antico), dove si serberà ricordo del verso di Amis del Roman de la Rose (9083): " E de vair e de gris les fourre ", trasposto ad altro contesto. Il secondo brano riprende il tema del primo: quand'ella avrà passata nona, / il guardacuore suo sia sì fodrato / ch'ella non caggia a merzè di persona (CXCI 12; cfr. Rose 14453 " Mais seiez d'aveir si garniz / Que vous n' en seiez escharniz "): la ricca foderatura del guardacuore (una specie di lungo soprabito) serve a connotare uno stato di agiatezza (altrove la stessa condizione viene indicata attraverso altri elementi del vestiario: ella rimanga ricca e ben calzata, CLXVIII 14).