Poeta (prima metà del sec. 14º). Fu forse uomo di corte; il suo nome era Giacomo, figlio di un certo Michele da San Gimignano (il soprannome vale "fulgore, splendore"), ricordato per i suoi uffici militari nel 1305 e 1306. Ci restano di lui pochi sonetti sparsi e alcuni altri in due collane, una dei Mesi, dedicata a una brigata nobile e cortese (che non è la brigata spendereccia ricordata da Dante, Inf. XXIX, 130), l'altra della Settimana; in essa canta i diletti e le feste per ciascun mese e le occupazioni per ciascun giorno della settimana secondo i modi del plazer provenzale assai diffusi in Toscana. È poeta della gioiosa vita signorile e degli ideali cavallereschi quali potevano essere sentiti da una società borghese.