follaggio
. Gallicismo che occorre in Fiore CLXXVI 2 Se madonna volesse far follaggio / con un bellissim' uom di gran paraggio, / il fatto suo sarebbe ben e bello, cioè " far vita folle, non onesta, esser l'amante " (Parodi). F. è attestato nella lirica cortese (cfr. Davanzati Rime, a c. di A. Menichetti, Bologna 1965, glossario); folage è anche nel Roman de la Rose, dov'è riferito agli eccessi passionali dell'amore (cfr. vv. 3059-60 " Li cuers que tu as trop volage / Te fist entrer en tel folage "). Nel discorso della Vecchia ricorre anche ‛ follore ' (v.), con altra formazione suffissale.