FOMORI
. Gruppo di divinità celtiche dell'Irlanda, rappresentate dagli antichi annalisti a volte come vere e proprie divinità di una popolazione aborigena, a volte come gli stessi primitivi abitatori dell'isola. La tradizione ci presenta sia gli uni sia gli altri come sconfitti, dopo varie vicende, da una nuova ondata d'invasori, i Tuatha Dé Danann, a loro volta poi soggiogati dai sopravvenuti "figli di Mile", antenati degl'Irlandesi veri e proprî.
Si tratta indubbiamente di antiche divinità, più tardi umanizzate. In base alla loro ostilità con i Tuatha Dé Danann, i Fomori, da antiche divinità della vegetazione, furono trasformati in dei delle forze ostili della natura: benché sembri improprio il parlare, a tale proposito, di dualismo (v.). Principali fra queste divinità sono Balor, il cui sguardo distrugge tutto ciò su cui si posa, ma per sollevare la palpebra occorrono quattro uomini; Elatha, padre di Bres, figlio di Ogma e una donna dei Tuatha Dé Danann e da costoro eletto proprio re; Indech, anch'egli re, come i due precedenti; Tethra, forse un dio indigeno della guerra; e Nét (Neit), nonno di Balor e marito della dea guerriera Neman.
Bibl.: J. A. MacCulloch, in Hastings, Encyclopaedia of Religion and Ethics, III, Edimburgo 1910, p. 281 segg. e V, ivi 1912, p. 102 segg.; id., in Chantepie de la Saussaye, Lehrbuch der Religionsgesch., 4ª ed., II, Tubinga 1925, p. 600 segg.