fondo etico
Fondo comune di investimento (➔) che gestisce gli investimenti seguendo criteri morali, condivisi dai suoi sottoscrittori, in aggiunta a quelli finanziari. Il processo di selezione e. esclude o include titoli nel portafoglio sulla base di tali motivi. I metodi di selezione negativa identificano alcune pratiche che non devono essere svolte dai destinatari dell’investimento.
Uno dei primi f. e. statunitensi nel 19° sec., di orientamento protestante, non investiva in società coinvolte nella fabbricazione di tabacco, alcol e gioco d’azzardo. I f. che rispettano la legge islamica evitano anche le società finanziarie e quelle che commercializzano i maiali. Con la selezione positiva si possono scegliere titoli di aziende che applicano codici e. di comportamento nei confronti degli stakeholder (➔). Nel caso di emittenti sovrani, si possono privilegiare quelli che aderiscono alle convenzioni internazionali sui diritti umani, nei quali vigono sistemi democratici, non è praticata la pena di morte e si applicano leggi severe contro lo sfruttamento del lavoro minorile. I f. ‘verdi’ includono nel portafoglio società impegnate a rispettare l’ambiente. Un f. e. può anche orientare la gestione all’attivismo, che mira a incrementare la responsabilità sociale delle imprese in portafoglio tramite il dialogo con i loro dirigenti, la presentazione di mozioni durante le assemblee degli azionisti e l’esercizio del diritto di voto.
Per attuare la selezione e., il f. e. può far ricorso a un comitato interno, a una società di consulenza esterna, a rating o a indici etici. Il comitato interno, i cui membri dovrebbero essere selezionati in base ai criteri morali condivisi dai sottoscrittori, può avere un ruolo consultivo, di controllo o di gestione. I consulenti e. esterni svolgono, per conto del f. e., le analisi e i controlli al fine di identificare un insieme di titoli certificati, tra i quali il gestore selezionerà quelli in cui investire in base alla redditività e al rischio attesi. Le agenzie di rating e. sono organismi che formulano, per ogni impresa analizzata, una valutazione sintetica che condensa tutte le informazioni rilevanti, cioè il rating e. al quale il mercato dà fiducia in virtù della reputazione di cui gode l’agenzia stessa. Gli indici e. nascono dalla riclassificazione, sulla base di criteri condivisi, dei principali indici di borsa utilizzati dai gestori. Segnalano l’andamento del segmento e. del mercato di riferimento attraverso la media ponderata dei prezzi dei titoli e. negoziati. Tra questi si annoverano il Dow Jones Sustainability Index, l’Ethical Euro Index, il FTSE4Good Index Series.
La gestione e. comporta vincoli e oneri. È quindi possibile che i f. e. presentino minori rendimenti, in rapporto al rischio assunto, rispetto a un f. tradizionale. La maggior parte degli studi riscontra però che le performance medie dei f. e. e dei f. comuni tradizionali si equivalgono. All’interno dei f. e., l’attenzione alla responsabilità sociale d’azienda tende ad aumentare i rendimenti, quella ad altri criteri tende a diminuirla.