fordismo
Ridefinizione del processo lavorativo (catena di montaggio, produzione su larga scala ecc.) e del trattamento salariale che associò l’incremento dell’efficienza produttiva con l’aumento dei salari. Introdotto da H. Ford a partire dal 1913, si diffuse negli Stati Uniti e poi negli altri Paesi occidentali. Ai criteri scientifici nell’organizzazione della fabbrica (taylorismo) corrispondeva anche la ricerca di una qualità sempre più elevata della produzione, orientata verso una ristretta gamma di modelli pensati per la lunga durata.