formazione sociale specifica
loc. s.le f. Forma di nucleo sociale.
• Approdando in commissione al Senato, le unioni civili tra persone dello stesso sesso sono diventate «formazioni sociali specifiche», un termine grottesco e irritante. La prova che la politica italiana, quando non trova il coraggio, si nasconde dietro le parole. (Beppe Severgnini, Corriere della sera, 3 settembre 2015, p. 1, Prima pagina) • il presidente del Senato, Pietro Grasso non concede il voto segreto. Grasso spiega che la legge Cirinnà non toglie diritti (alle famiglie tradizionali) ma ne aggiunge a una «formazione sociale specifica» (l’unione civile anche tra omosessuali), richiamando l’articolo 2 della Costituzione. (Giovanna Casadio, Repubblica, 11 febbraio 2016, p. 6, Interni) • Per quei lettori che ancora non la conoscessero, è una lingua fatta di «parole dette per non dire quello che si ha paura di dire». Per esempio, l’aborto si nasconde sotto l’«Interruzione volontaria della gravidanza» o «Ivg». [...] Passando al clima politico, ecco la «componente ultraclericale» che «si oppone con forza alla “adozione coparentale”» e, in genere, alla «formazione sociale specifica destinata solo alla coppie omosessuali» (le unioni gay). (Pier Giorgio Liverani, Avvenire, 9 luglio 2017, p. 3, Idee).
- Composto dal s. f. formazione e dagli agg. sociale e specifico.