FORMISIO (Φορμίσιος, Phormisius)
Politico ateniese. Fu con Teramene un seguace della politica moderata. Durante il governo dei Trenta andò in esilio. Restaurata la democrazia, tornò ad Atene, dove si fece promotore di una proposta per cui avrebbero goduto dei completi diritti civili solo i cittadini che possedessero terre. La proposta, che escludeva circa 5000 persone, e significava un compromesso tra oligarchia e democrazia e un ritorno alla costituzione di Clistene (v. Aristot., Ath. Resp., 34, 3), fu respinta.
Nel 387 Formisio, incaricato con Epicrate di un'ambasceria al re di Persia per trattare delle condizioni di pace, fu accusato di essersì lasciato corrompere e fu probabilmente, come il suo collega, condannato a morte (Demosth., XIX, 277).
Bibl.: J. Kirchner, Prosopogr. Attica, Berlino 1901-1903, n. 14945; U. v. Wilamowitz-Moellendorff, Aristoteles und Athen, Berlino 1893, I, pp. 225 segg.; J. Beloch, Die attische Politik seit Perikles, Lipsia 1884, pp. 110-111; id., Griech. Geschichte, 2ª ed., III, 1, p. 13.