foro
Nel mondo romano, il f. era uno spazio adibito allo svolgimento del mercato, alla trattativa degli affari e, spesso, all’amministrazione della giustizia e al culto. Si trattava di una lunga piazza rettangolare fiancheggiata da edifici pubblici (templi, basiliche, rostri per gli oratori, curia) e abbellita da statue onorifiche, monumenti e iscrizioni celebrative. A Roma il f. originario, risalente alla prima fase storica della città, fu affiancato da una serie di ampliamenti, i cosiddetti f. imperiali, l’ultimo e il più monumentale dei quali fu costruito da Traiano. Essi furono il modello per complessi monumentali fondati in città provinciali, sia in Occidente sia in Africa (per es. a Leptis Magna, in Libia).